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Esperienza e gioventù: ecco Benussi e Calderoni

Il portiere: "Felice di giocare finalmente in una squadra di alta classifica". Il terzino: "Un'opportunità presa al volo. Il mio mito? Maldini"

Palermo. Seduti lì dove poteva esserci Valon Behrami, ci sono Francesco Benussi e il giovane Marco Calderoni. Sono loro i colpi grossi del mercato invernale del Palermo. Certo, forse non quello che i tifosi si aspettavano, ma a Rossi potrebbero essere utili nei momenti di emergenza. C'è Benussi che arriva pieno di voglia e determinazione, nonostante sia consapevole di essere stato ingaggiato solo per fare il secondo di Sirigu, dall'altra c'è un giovane di vent'anni, così umile da dire che il suo modello è Anaclerio, con il quale ho giocato a Piacenza, e al tempo stesso così ambizioso da aver Paolo Maldini per mito. Sono stati presentati questo pomeriggio al Tenente Onorato di Boccadifalco, poco prima dell'allenamento. Tra i due il vicepresidente Guglielmo Miccichè, il quale ha ribadito, a scanso di equivoci con chi ha criticato la campagna acquisti di gennaio del Palermo, che "la politica della società sta dando i suoi risultati". "Stiamo puntando alla valorizzazione dei giovani - ha detto -, ne abbiamo sfornato diversi di buona qualità e vogliamo continuare su questa strada".
Ed è il caso di Calderoni, che tra quindici giorni compirà 21 anni, e che può vantare di aver giocato in campionati del mondo under 20 segnando anche un gol. E' un terzino sinistro friulano cresciuto nel Piacenza, la squadra nella quale ha militato fino a due giorni fa. Ai flash mostra la sua nuova maglia numero 27 e commenta: “Mi è capitata questa opportunità che ho preso al volo. Balzaretti? Voglio che sia il mio punto di riferimento, da lui voglio imparare soprattutto a svolgere meglio la fase difensiva”. Di Balzaretti sarà il vice ufficiale, dopo la partenza "obbligata" di Melinte.
Benussi non ha vent'anni (29), ma il nuovo numero 28 del Palermo sull'età scherza: "Non sono mica così grande da fare la chioccia di Sirigu...". Il ruolo di riserva però non lo sconforta, sa di essere arrivato a Palermo per fare il secondo portiere, e soprattutto per farlo serenamente. Senza imbarazzi, come era successo nel caso di Rubinho. La maglia rosa è già un traguardo per un portiere che ammette di aver sempre militato in squadre che lottavano per salvarsi. "Il Palermo, invece, è un club d’alta classifica. Voglio mettermi in discussione venendo in una società che ha obiettivi importanti, per dare il mio contributo con grande motivazione ed entusiasmo".

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