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Il Napoli batte il Milan a San Siro, l'Inter è campione d'inverno

Il Napoli piazza il colpo a San Siro e vince contro il Milan riscattando le ultime due sconfitte consecutive. Finisce 1-0 grazie al gol in avvio di Elmas ma nel finale è decisivo l’intervento del Var nell’annullare il gol del pareggio di Kessie arrivato proprio al 90' (fuorigioco attivo di Giroud). Dinamica simile a quella che ha portato all’annullamento del possibile 2-2 dell’Atalanta contro la Roma, e che ha scatenato le proteste di Gasperini nel post partita del Gewiss Stadium.
Con questo successo Spalletti e i suoi agguantano i rossoneri a quota 39 punti prendendosi il secondo posto della classifica. Terza sconfitta in campionato invece per gli uomini di Pioli. L’Inter ringrazia e vola a +4 in vetta, laureandosi anche campione d’inverno.  Passano neanche cinque minuti e i partenopei colpiscono a freddo i rossoneri, sbloccando le marcature con un colpo di testa di Elmas sul corner perfetto di Zielinski. I padroni di casa provano a reagire e al 18' sfiorano il pari con Ibra, che colpisce di testa su cross di Ballo-Toure spedendo a lato di pochissimo. Stessa sorte, più tardi, per il mancino di prima intenzione di Florenzi dalla distanza, sibilato di un soffio vicino al palo alla sinistra di Ospina.
Soltanto a ridosso dell’intervallo tornano a farsi vedere pericolosamente gli azzurri, con una doppia conclusione di Lozano respinta prima da Romagnoli poi da Tomori. L’inizio di ripresa è scoppiettante e regala due potenziali occasioni, una per parte: da un lato Ibra impegna Ospina ad alzare in corner, dall’altro Petagna si lascia rimontare da Tomori prima della conclusione. Il Milan insiste e al 68' si fa vedere ancora con un tiro dalla distanza di Messias fuori di poco, aumentando poi la pressione nel finale per gli ultimi disperati tentativi di assalto all’area napoletana. Al 90' arriverebbe il pari di Kessie, ma un fuorigioco attivo di Giroud sul tocco di Ballo-Toure, porta l’arbitro ad annullare grazie all’intervento del Var.

Le altre partite: la Fiorentina frena, aggancio Juve e Roma, Toro ok

La Fiorentina sciupa l’occasione di restare da sola al quinto posto pareggiando in rimonta col solido Sassuolo, al sesto risultato utile consecutivo, in una gara vibrante ed equilibrata. In attesa di Milan-Napoli, solo il Torino vince nella altre gare della domenica, battendo 1-0 e scavalcando il Verona, mentre si chiudono 1-1 Spezia-Empoli e Samp-Venezia, un piccolo passetto in avanti per tutte. In vetta, il quartetto in fuga si allunga: l’Inter si avvia allo scudetto d’inverno sulla strada di un possibile bis a maggio: sostituendo Conte con Inzaghi il prodotto non cambia. Ma è il risultato di Bergamo a riaprire una corsa Champions che sembrava quasi in archivio. L’Atalanta, in affanno in casa, sprofonda con la migliore Roma di Mourinho e i giallorossi, insieme alla Juve di Allegri, arpionano la Fiorentina al quinto posto. Mourinho ed Allegri riaffiorano e promettono battaglia nel girone di ritorno. Si può aggregare alla rincorsa la Lazio di Sarri se riuscirà ad assestare i reparti e ad arginare le conflittualità latenti tra giocatori, società e tifosi.
La Fiorentina di Italiano si fa sorprendere nel primo tempo dalle ripartenze del Sassuolo che si difende bene dalle incursioni viola che sciupano molto anche per i tempestivi interventi di Consigli. Scamacca e Frattesi in pochi minuti colpiscono duro, ma i viole nella ripresa si rimboccano le maniche e riprendono la gara con Vlahovic e Torreira. Il sorpasso sembra dietro l’angolo ma Biraghi si fa espellere, Italiano sostituisce Vlahovic che non la prende bene. La partita torna in equilibrio con possibilità ben distribuite. E’ il primo pari della Fiorentina in stagione e la gara regala le emozioni di due bomber di razza: Vlahovic è alla sesta gara con gol, guida la classifica marcatori con 16 reti, eguaglia con 33 reti il record nell’anno solare di Ronaldo nel 2020. Nel Sassuolo brilla ancora Scamacca, gigante agile che si libera come pochi e scarica conclusioni violente alla Bobo Vieri: è al sesto gol stagionale e si fonde sempre meglio con l’altro emergente Raspadori.
Due sciagurate autoreti disegnano il pari tra Spezia ed Empoli, risultato che accontenta entrambe ma non le esalta. E’ il male minore. I liguri non approfittano del ko delle tre che seguono in classifica ma si portano a +3 dalla zona retrocessione. I toscani frenano dopo la vittoria di Napoli e si rifanno scavalcare dalla Lazio. Prima Marchizza e poi Nikolaou infilano il proprio portiere nel goffo tentativo di respingere, poi l’Empoli reclama il rigore per un tiro di Cutrone deviato da Amian in maniera scomposta. Ma alla moviola l’arbitro constata che è petto. E’ l’Empoli poi che va più vicino al successo ma il pari non cambia.
Il Torino fa tesoro della rete di Pobega nel primo tempo e resiste al finale aggressivo dell’Hellas, peraltro rimasto in 10 già dal 15’ pt. Per i granata, il successo, secondo consecutivo, vale il decimo posto. Il Venezia festeggia il gol in extremis di Henry che equilibra quello segnato al 1’ da Gabbiadini e avvicina i liguri, che dopo il successo nel derby contavano su una nuova vittoria per allontanarsi dai bassifondi.

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