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Ucciso in un raid Usa una delle menti dell'attacco a Charlie Hebdo

NEW YORK. Un leader dello Stato  Islamico ritenuto la mente dell'attacco al giornale satirico  francese Charlie Hebdo (a Parigi nel gennaio 2015) è stato  ucciso in un raid aereo americano in Siria.

Lo hanno reso noto  stasera fonti militari Usa, precisando che Boubaker el Hakim è  morto a Raqqa lo scorso 26 novembre. Franco-tunisino, 33 anni,  el Hakim è stato il mentore dei fratelli Said e Sherif Kouachi  che fecero strage di giornalisti e disegnatori di Charlie Hebdo.

Boubaker el Hakim era stato arrestato in Siria e mandato in Francia, dove era stato condannato nel 2008 a sette anni di prigione. All'epoca era considerato tra i più radicalizzati della rete di giovani estremisti dell'area parigina, inclusi i due fratelli Said e Cherif Kouachi.

Scarcerato all'inizio del 2011, si presume che el Hakin si fosse trasferito in Tunisia, dove rivendicò la responsabilità nel 2014 per l'assassinio di due politici. Da allora il suo ruolo tra i ranghi dell'Isis crebbe e si ritiene che abbia giocato un ruolo nelle operazioni all'estero del gruppo. In precedenza, poco dopo l'invasione dell'Iraq nel 2003, el Hakim si era unito ad una rete di jihadisti francesi e aveva combattuto con Abu Musab al-Zarqawi.

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