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Irrintracciabile una studentessa veneziana, era al Bataclan. La madre: non è tra le vittime

La speranza è che Valeria Solesin sia tra i feriti e abbia perso i documenti

 VENEZIA. Valeria Solesin, la studentessa veneziana di 28 anni che ieri sera era con amici nel locale 'Bataclan' a Parigi e risulta al momento 'irreperibile' dopo l'attacco terroristico, è priva di documenti e probabilmente non è in grado di comunicare o farsi identificare, sempre che le sue condizioni fisiche lo permettano. A dirlo è l'amica che ha dato notizia della scomparsa sui social media seguendo le indicazioni dei genitori della ragazza originaria del centro storico di Venezia. "Già nella notte - racconta l'amica - abbiamo tentato di contattarla ma non c'è stato nulla da fare nel caos che è seguito all'assalto del Bataclan". "Sappiamo che era con un gruppo di conoscenti - dice all'ANSA, raccontando quanto è riuscita a ricostruire attraverso le amicizie comuni - e stava entrando a teatro quando deve esserci stato l'assalto. Proprio in questa fase sarebbe stata separata dal gruppo perdendo la borsa con cellulare e documenti che è stata raccolta da una sua amica; poi il nulla". "L'unica notizia positiva al momento - aggiunge - è che non è nella lista dei morti ma spero che presto possa avere un filo di voce per far sapere chi è e far avvisare i suoi genitori: siamo in ansia e in attesa". Valeria, a Parigi da quattro anni per studio, si è laureata a tempo di record a Trento ed è una ricercatrice apprezzata sul piano accademico tanto da aver fatto una rapida ed apprezzata carriera. "Ha un carattere forte e determinato - conclude l'amica - datele la possibilità di comunicare".

LA MADRE. "Non abbiamo notizie di Valeria, sappiamo che non è nella lista dei deceduti, è un piccolo conforto. Speriamo sia tra i feriti, ma la Farnesina ci dice che gli ospedali parigini sono 'blindati' ed è difficile accedere alle informazioni". Lo ha detto all'ANSA Luciana Milani, mamma di Valeria Solesin, dispersa negli attentati di Parigi.  La realtà - aggiunge la mamma di Valeria - è che non sappiamo niente. Abbiamo sentito la Farnesina alcune volte, l'ultima un paio d'ore fa, ma hanno difficoltà ad avere informazioni dagli ospedali". La speranza, aggiunge, è che Valeria - che avrebbe perso documenti e telefono nel trambusto degli attacchi - possa essere stata ricoverata e non possa comunicare. "Le notizie o presunte tali su di lei che stanno girando sui social - conclude la donna - sono datate o non hanno riscontri veri".

DUE FERITE. Altre due ragazze italiane, invece, sono state ferite in modo leggero. Non erano all'interno della sala da concerti Bataclan ma in uno degli altri siti colpiti. Le due ragazze stanno bene e hanno già lasciato l'ospedale dove sono state medicate.

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