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Vertice tra Crocetta e i leader dei partiti, D’Alia: "Si va avanti, ma ora bisogna fare le riforme"

PALERMO. O si governa o si va casa: è la sintesi che scaturisce dall'incontro durato poco meno di due ore tra il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, il segretario regionale del Pd Fausto Raciti e l'Udc, partiti della coalizione con cui Crocetta ha vinto le elezioni tre anni fa. "Le parole di buon senso sono venute dal premier Matteo Renzi: o si governa o si va a casa. E questo lo abbiamo ribadito al presidente della Regione - ha detto il presidente nazionale dell'Udc Gianpiero D'Alia, che ha partecipato all'incontro. "Ci sono - ha aggiunto - una serie di provvedimenti importanti: la partita fondamentale riguarda la stabilità economica e finanziaria della Regione. Sono positivi i segnali venuti dal governo e dal Parlamento nazionale e quindi dalla maggioranza che sostiene Renzi, inclusi gli amici di Ncd".

D'Alia esclude l'ipotesi di un voto in autunno, "la escludo anche tecnicamente". Ma "la durata della legislatura e del governo - ha ribadito il leader centrista - dipende da ciò che si farà nei prossimi mesi, dalla riforma delle Province ai rapporti finanziari con lo Stato. Dobbiamo cogliere l'aspetto positivo del richiamo del Presidente del Consiglio".

Intanto, una prima indicazione sul futuro del governo Crocetta verrà dall'assemblea del partito siciliano programmata per lunedì prossimo, sempre che si superino gli ostacoli procedurali: il presidente dell'assemblea dem, Marco Zambuto, oggi ha stigmatizzato la convocazione dell'assise fatta da Raciti, al quale, per statuto, non spetterebbe questo compito.

SICILIA DEMOCRATICA E PDR. "L'incontro di questa mattina tra il presidente Crocetta ed i leader di UDC e PD, Gianpiero D’Alia e Fausto Raciti, ha solo valore interlocutorio e informale in vista del vertice di maggioranza che definirà il percorso politico da attuare nei prossimi mesi". E' quanto affermano congiuntamente i i capogruppi all'ARS di Sicilia Democratica e PDR in un comunicato congiunto. "Dalla crisi di Governo si esce con il consenso e l'accordo di tutti i partiti che, con coerenza e lealtà, hanno sostenuto in questi anni il presidente Crocetta". E ancora: "Sicilia Democratica e PDR non sono i servi sciocchi del Governo Crocetta e aspettano il vertice di maggioranza per condividere e fissare – secondo un programma ben definito anche temporalmente - priorità e azioni. Il presidente Crocetta non può immaginare di definire il percorso solamente con il Pd e l'Udc; se pensa questo, allora siamo pronti ad uscire dalla maggioranza".

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