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INTERPELLO

Progetti europei, alla Regione a vuoto la caccia agli esperti per non perdere le risorse

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Ma con le nuove norme che saranno in vigore a giorni diventerà obbligatorio accettare il trasferimento

PALERMO. Venticinque funzionari al dipartimento della Programmazione, diciassette negli uffici delle Politiche sociali, altri dieci ai Beni culturali. Alla Regione è caccia a dipendenti esperti in gestione dei fondi comunitari per accelerare la spesa ed evitare di perdere risorse.

Entro l'anno va speso circa un miliardo di euro e così tornano di moda gli atti di interpello, strumenti utilizzati dall'amministrazione regionale per reclutare personale e dirottarlo negli uffici dove si registrano carenze. Peccato che l'adesione sia su base volontaria e spesso gli appelli sono caduti nel vuoto.
Un grosso aiuto potrebbe presto arrivare dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della finanziaria da poco approvata all'Ars: la legge consentirà il trasferimento immediato dei regionali in qualunque altro ufficio entro il raggio di cinquanta chilometri.
L'ultimo atto di interpello è stato pubblicato ieri e riguarda il dipartimento della Programmazione. Ci sono 15 giorni di tempo per rispondere, ma i dipendenti esperti in gestione fondi comunitari sembrano essere una rarità. È realmente così?

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