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Cedimento pilone, Crocetta: "Pronti i progetti per la bretella"

Il primo intervento riguarderà la frana di Caltavuturo

PALERMO. «Pronti i progetti per la realizzazione della bretella di un chilometro e mezzo che ricollegherà l'autostrada Palermo - Catania in modo veloce e quelli per la demolizione del ponte». Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta in un incontro con una delegazione di sindaci delle Madonie e della provincia di Caltanissetta, guidata dal sindaco di Valledolmo.

Il primo intervento urgente riguarderà la frana di Caltavuturo, per evitare che continui a costituire un pericolo su tutta l'arteria e evitare che possa procurare altri danni. E proprio per questo è prevista la messa in sicurezza territorio. La Regione organizzerà alcuni incontri insieme ai commissari delle due province, Caltanissetta e Palermo, coinvolgendo anche il direttore regionale della Protezione civile, il direttore generale e il dipartimento tecnico delle Infrastrutture per stilare un piano interventi, fissandone le priorità.

L’Anas è al lavoro con la sua struttura tecnica e di progettazione, come richiesto dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, per definire gli interventi necessari a risolvere l’emergenza viabilità creatasi in Sicilia a seguito della frana che il 10 aprile scorso ha danneggiato alcune pile del viadotto Himera 1 dell’autostrada A19 Palermo-Catania, tra gli svincoli di Scillato e di Tremonzelli. Sono stati già predisposti i progetti di realizzazione della bretella di collegamento provvisorio e di demolizione dei viadotti, che potranno essere affidati con tre distinte gare per un importo di circa 10 milioni di euro.

La bretella di collegamento provvisorio sarà dimensionata anche per il traffico pesante e servirà a collegare la SP 24 all’altezza dello vincolo di Scillato con il viadotto, consentendo con una breve deviazione di rientrare sull’autostrada A19, riducendo al minimo i disagi dell’utenza. I due progetti relativi alla bretella prevedono nel dettaglio: la realizzazione dell’opera di innesto sul viadotto, per la quale sono stati già effettuati dall’Anas i necessari sondaggi, con interventi di consolidamento del versante a protezione della tratta in rilevato, per un importo di circa 4,8 milioni e tempi di esecuzione di 3 mesi dalla data di consegna dei lavori; l’adeguamento della SP 24 fino allo svincolo di Scillato, per un importo di circa 2 milioni e tempi di esecuzione di 2 mesi dalla data di consegna dei lavori.

Il terzo progetto, relativo all’intervento di demolizione dei tratti danneggiati delle due carreggiate del viadotto esistente, in direzione Catania e in direzione Palermo, sarà effettuato in parallelo alla realizzazione della bretella e prevederà anche la totale rimozione dei materiali di risulta, per un importo di circa 3 milioni e tempi di esecuzione di circa 3 mesi.

Nel frattempo l’Anas ha anche avviato la progettazione dell’intervento di ricostruzione dei due viadotti, per una lunghezza di circa 250 metri, che sarà completata entro i prossimi due mesi. Il costo dell’opera è di circa 20 milioni, con tempi di esecuzione tra i 15 e i 18 mesi, a decorrere dalla demolizione dei viadotti preesistenti.

Elemento essenziale per l’avvio veloce dei cantieri e della fase realizzativa è la dichiarazione dello stato di emergenza, così come già richiesto dalla Regione Sicilia, con la nomina di un commissario delegato con poteri in deroga. L’Anas, inoltre, ritiene auspicabile la costituzione, d’intesa con il Ministero e la Regione Sicilia, di un tavolo tecnico presso la Prefettura per la condivisione degli interventi proposti con gli enti territoriali e locali deputati al rilascio delle necessarie autorizzazioni e per coordinare gli interventi Anas con quelli di stabilizzazione dei versanti in frana di competenza della Regione.

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