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Crocetta: no agli inciuci, un patto sulle emergenze

Rosario Crocetta

«Farò un appello a tutti i partiti per sostenere le riforme. Ma non cambio giunta nè maggioranza. Non penso a inciuci, proporrò un patto istituzionale»: Rosario Crocetta anticipa ciò che dirà mercoledì all’Ars per provare a superare la crisi. Ma intanto l’ala cuperliana del Pd continua a lavorare per il dopo-Crocetta: Antonello Cracolici ha fatto approvare la nuova legge elettorale in commissione e ora chiede che venga subito discussa in aula.
Crocetta ieri ha discusso con Giuseppe Lupo, uno dei leader di quell’ala renziana che è l’unica nel Pd rimasta al suo fianco, e ha ricevuto un secco no alle larghe intese. L’ex segretario del Pd gli ha suggerito di riprovare a riallacciare i rapporti con l’ala cuperliana «eventualmente anche con qualche ritocco alla giunta». Perchè, ha sostenuto Lupo, «è tutto il Pd che deve rilanciare la coalizione mentre sarebbe un errore aprire al centrodestra».
Il presidente ha però assicurato che non cercherà un inciucio. Andrà all’Ars, come gli ha chiesto il centrodestra, ma illustrerà un pacchetto di riforme su cui ottenere il sostegno di tutti i partiti: «Voglio un’accelerazione sulle riforme che riguardano la pubblica amministrazione, l’acqua, le pensioni e i prepensionamenti, le attività produttive. Chiederò di sostenere i provvedimenti per far ripartire l’economica. Su questo inviterò tutto il Parlamento a un’assunzione di responsabilità». Crocetta precisa che «la maggioranza non è cambiata solo perchè qualche singolo esponente ha detto che non mi sostiene. Il Pd formalmente non mi ha comunicato nulla».

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