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Mercato del contadino a San Cataldo, le perplessità dei produttori

SAN CATALDO. Sono in fase di completamento i lavori per la ristrutturazione di un’ala dell’ex mattatoio comunale, di via Mazzini, nel «cuore» del quartiere Cristo Re, per la realizzazione di un mercato contadino di continuità produttore - consumatore. A realizzare il mercato contadino è la ditta «Ediltecnica», di San Cataldo, che si è aggiudicata l’appalto pari a circa 185 mila euro stanziati dalla Comunità Europea.
All’interno dell’area, i cui lavori di ristrutturazione stanno per essere ultimati, verranno realizzati circa venti postazioni dove gli agricoltori potranno vendere frutta e verdura a chilometro zero, direttamente ai cittadini. Un’idea che non piace a tutti ed in particolare a Giuseppe Scarlata, rappresentante di categoria, nonché vice presidente nazionale del movimento «I Forconi». Secondo Scarlata la realizzazione del mercato contadino si rivelerà una «cattedrale nel deserto», con pochi vantaggi per i coltivatori locali.
«Per rilanciare il comparto agricolo non servono strutture ma buone idee - dice Scarlata - la struttura che sta per essere ultimata avrà un costo gestionale, che indubbiamente ricadrà sugli imprenditori agricoli o sull’amministrazione comunale. Bastava assegnare uno spazio aperto con dei gazebo a chiunque volesse vendere la propria merce in maniera diretta senza costi aggiuntivi. Il mio timore è che il mercato contadino di San Cataldo faccia la stessa fine di quello del capoluogo, anch’esso costato una bella cifra e chiuso dopo una fallimentare esperienza. Uno spazio aperto a tutti i produttori non costerebbe nulla e se si trovasse un accordo con i piccoli negozi di generi alimentari del centro diverrebbe veicolo per la rinascita economica della nostra città. Infatti sia noi produttori che i piccoli negozi dobbiamo batterci contro la grande distribuzione, se ci si specializza in prodotti tipici del territorio abbiamo più possibilità di sopravvivere - conclude Scarlata - non credo che il nuovo mercato prorterà dei benefici al comparto, ma, sono sicuro che un’alleanza tra piccoli produttori agricoli ed esercizi commerciali, potrebbe essere un toccasana per l'intera economia sancataldese».

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