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Residenti contro il centro rifiuti, parte raccolta di firme a Mussomeli

MUSSOMELI. I residenti e i villeggianti di contrada Manca alzano il tiro della propria protesta e per fermare il progetto di realizzazione del centro di raccolta della differenziata lanciano persino una petizione popolare. Da qualche giorno infatti, è stata lanciata una raccolta di firme per non fare nascere, nel bitumificio sequestrato alla famiglia mafiosa dei Frangiamore, il deposito.
A promuoverla il comitato Pro Manca, composto dai residenti che vivono stabilmente nella zona, da chi nell'area ci passa soltanto l'estate e da alcuni proprietari terrieri. Tanino Genco, portavoce del gruppo spontaneo, non nasconde il suo obiettivo. "Speriamo di raccogliere il maggiore numero possibile di firme, noi puntiamo a raccoglierne almeno 2 mila". Già definita la strategia alla base della campagna. "In questa prima fase la raccolta delle adesioni avverrà attraverso il contributo degli amici e dei conoscenti dei singoli componenti del comitato. Poi passeremo ad una seconda fase, al porta a porta. Quando potremmo contare su un alto numero di firme allora presenteremo la petizione al sindaco, chiedendo lo stop alla realizzazione del centro di raccolta". I motivi alla base di tale opposizione sono diversi, e lo stesso Genco li sottolinea ancora una volta. "Siamo contrari perché costruire una struttura di questo genere, in un sito come questo, sarebbe un grave errore. La vocazione di contrada Manca è di tutt'altra natura: è un'area composta da case di campagna e villette e soprattutto non si può dimenticare la presenza vicinissima del Castello Manfredonico. Temiamo che qui diventi un centro di travaso dell'indifferenziata, considerato che a quanto pare la soluzione di contrada Peperone sembra essere tramontata". Genco, per smentire chi considera lui e gli altri residenti dei cittadini miopi e resistenti al cambiamento precisa: "Questo comitato non nasce per ostacolare la creazione a Mussomeli di un centro di raccolta per la differenziata, ma vogliamo che si faccia altrove, in un posto idoneo. Esiste una zona artigianale, in contrada Cangioli, perché non farla lì? Perché non fare come nelle altre città, dove si individuano le aree industriali per allestire tali siti?".
Il comitato qualche giorno fa, per dimostrare collaborazione, aveva concesso un'apertura al Comune. "Se i rifiuti- aveva assicurato Genco- prima di arrivare in contrada Manca dovessero passare da un'isola ecologica che tratti pure l'umido allora va bene. La presenza dell'umido infatti è una minaccia alla salute".

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