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Caltanissetta, dopo 50 giorni di black out
torna la luce a Stretto-Garibaldi

«L'Enel - ha detto Giacomo Serafini uno dei venti residenti della contrada - ha matenuto la promessa di fare arrivare la luce entro il 25 luglio. Per noi è stato come uscire da un incubo»

CALTANISSETTA. Miracolo! A "Stretto Garibaldi" è tornata la luce dopo ben cinquanta giorni di ininterrotto black-out. Non è un primato se si pensa che in altre parti della Sicilia e della stessa provincia i tempi di ripristino dell'alimentazione elettrica a volte sono decisamente più lunghi. «L'Enel - ha detto Giacomo Serafini uno dei venti residenti della contrada - ha mantenuto la promessa di fare arrivare la luce entro il 25 luglio. Così è stato. Per noi è stato come uscire da un incubo». Senz'acqua a senza luce elettrica. Così fra disagi inimmaginabili hanno vissuto cinque famiglie di contrada Stretto-Garibaldi periferia del capoluogo dove i ladri di rame, ormai padroni assoluti del campo, hanno fatto danni davvero pesanti. E in ginocchio è stata pure una grossa azienda agricola dove l'attività - in assenza di acque ed energia - ha segnato decisamente il passo. A chi abita a "Stretto Garibaldi", la località piombata nell'isolamento più totale, non è stato neppure concesso il lusso - si il lusso, sembra paradossale - di poter combattere la sete con una bevanda fresca specie in periodo di calura come questo. I frigoriferi, come tutte gli elettrodomestici, sono stati out e i residenti obbligati in tema di alimenti a consumare in giornata tutto quello che acquistavano.
L'arrivo della luce elettrica ha restituito la serenità alle cinque famiglie, venti persone e fra loro bambini e soprattutto ad un'azienda agricola con centoventi capi di bestiame. Riottenere l'energia elettrica non è stato facile anche perché ormai l'Enel è subissata dalle richieste che arrivano da privati e da enti pubblici dopo gli ormai frequentissimi furti di rame consumati nelle campagne e nei centri abitati. I residenti di "Stretto-Garibaldi" hanno presentato esposti e mobilitato le associazioni dei consumatori mentre l'Enel ha dovuto affidarsi ad una ditta esterna per la sostituzione di alcuni tralicci danneggiati dai ladri la notte fra il 5 e il 6 giugno in contrada "Cuti. I residenti si sono arrangiati come potevano facendo arrivare autobotti private per gli usi potabili, ma foraggiare e dissetare centoventi mucche dell'azienda D'Antoni. era diventato estremamente difficile per il black-out elettrico. Una situazione d'altri tempi con danni anche economici rilevanti. A "Stretto Garibaldi" il mondo si era "fermato" nella notte fra il 5 e il 6 giugno quando i soliti ladri avevano rubato cinquecento metri di cavi di rame nell'attigua contrada "Cuti". Un furto dalle ripercussioni devastanti alle quali si è posto rimedio a distanza di cinquanta giorni. I furti di rame stanno mettendo in ginocchio intere contrade del capoluogo, ma anche ditte e attività artigianali. Il Prefetto due anni fa per combattere il fenomeno aveva costituito una task-force con le forze dell'ordine presenti sul territorio e vertici regionali dell'Enel per scongiurare quanto meno situazioni come quelle che si sono verificate in contrada "Stretto-Garibaldi" dove la luce elettrica è tornata ieri dopo cinquanta interminabili giorni che hanno fatto piombare la zona in situazioni vecchie almeno di mezzo secolo.

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