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Niscemi, un campo per i ragazzi del Sacro Cuore

NISCEMI. La parrocchia di «frontiera» del Sacro Cuore, nel popoloso quartiere Macello, avrà finalmente una struttura sportiva dove i giovani potranno trascorrere in maniera sana il tempo libero. Oggi, alle 10, si svolgerà la cerimonia della posa della prima pietra del campo di calcio a 5 denominato «Io gioco legale».
All'evento, che non è retorico definire storico, trattandosi di una zona della città dove vivono oltre 10 mila anime che hanno come punto di riferimento istituzionale soltanto la parrocchia, saranno presenti il prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente, il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, il sindaco e la giunta municipale, assieme alle autorità militari della città e ai parrocchiani del Sacro Cuore. Padrino della cerimonia sarà Renzo Caponnetti, presidente dell'associazione antiracket di Gela e presidente onorario della neonata associazione consorella di Niscemi. «La struttura sportiva - spiega il sindaco La Rosa, durante la conferenza stampa tenuta assieme al parroco Cafà - è stata finanziata dal ministero dell'Interno, grazie a un progetto del Pon Sicurezza e Sviluppo, presentato dalla precedente amministrazione comunale e ripescato dalla nostra. L'opera, per un importo complessivo di circa 250 mila euro, sarà realizzata a ridosso della Chiesa del Sacro Cuore, in via San Giovanni Bosco, e sarà dotata dei servizi essenziali, quali docce e spogliatoi».

L'euforia di don Giuseppe Cafà per la costruenda struttura sportiva è incontenibile. «È questa - spiega il giovane sacerdote - il primo stralcio di un progetto più ampio, che prevede anche la realizzazione di un anfiteatro nell'area attigua al campetto di calcio a 5. Area che nel complesso si estende per circa 10mila metri quadrati. Si tratta di un progetto di riqualificazione del quartiere che finora, oltre alla parrocchia, la più popolosa della città, non dispone di altri luoghi di aggregazione». Una volta costruito, il campetto sarà affidato alla cura e alla custodia contro i possibili atti vandalici dei ragazzi del movimento parrocchiale Fermento Giovanile. «Tutta l'area - annuncia don Cafà - sarà intitolata a San Giovanni Paolo II, il Papa dei giovani e della grande rivoluzione».

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