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Stadio senza pista, a Niscemi è polemica

NISCEMI. Giovane sportiva niscemese brilla nei circuiti mondiali di atletica leggera ma per allenarsi è costretta a cercare ospitalità sulle piste delle città vicine. È il caso della giovanissima atleta Alice Mangione, affermata in campo internazionale con la tessera del Cus Palermo, la quale, quando torna al suo paese natio, è costretta a continue trasferte sulle piste di atletica leggera degli impianti sportivi di Mazzarino o di Vittoria per mantenersi in continuo allenamento. La carenza a Niscemi di simili strutture è messa in evidenza dai consiglieri comunali Carlo Attardi e Daniele Cona, i quali - visto i grandi risultati che lo sport niscemese può dare a livello internazionale - chiedono «al sindaco Ciccio La Rosa che si dia inizio fin da subito al progetto della pista di atletica e della sistemazione del campo sportivo Santa Maria del Bosco».
I due consiglieri sostengono che è assurdo che Niscemi debba stare stare sempre dietro ad altre realtà. Alice Mangione, classe 1997, venerdì ha fatto registrare un'altra sua brillantissima performance ai trials europei in svolgimento a Baku, in Azerbaigian. La sorprendente atleta niscemese, denominata ormai «figlia del vento», nella giornata inaugurale dell'«Eyot» ha offerto più di un lampo azzurro, arrivando seconda nei 400 metri con il tempo di 55"31, e conseguendo l'ammissione alla finale di oggi per la qualificazione ai Giochi Olimpici Giovanili, in calendario dal 16 al 28 agosto a Nanjing, in Cina. Attardi e Cona sono convinti che il potenziamento delle strutture sportive dell'impianto di contrada Pontelongo servirà a «incentivare ulteriormente i nostri giovani nella pratica delle diverse discipline sportive, sull'onda dei meravigliosi successi internazionali della coetanea Alice Mangione». «Vigileremo giorno dopo giorno - avvertono i consiglieri - affinché il progetto della pista di atletica leggera rientri nel pensiero della giunta comunale del sindaco. I soldi? È compito del capo dell'amministrazione comunale trovarli. Lo sport rappresenta la speranza per tanti giovani e per le loro famiglie. Lo sport favorisce l'unione, il gruppo, la fratellanza. Tramite lo sport si possono educare tante generazioni ai valori sani della vita».

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