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Forestali nel caos: scatta la protesta dei sindacati a Caltanissetta

CALTANISSETTA. I sindacati confederali protestano per le condizioni di incertezza nei quali devono lavorare gli operai forestali. I cosiddetti centoncinquantunisti, 368 nel territorio provinciale, sono stati sospesi dal servizio, in quanto è scaduta la visita medica alla quale si erano sottoposti nel maggio dello scorso anno. Per quanto riguarda l’Ispettorato dipartimentale per le Foreste demaniali, ancora non si sa quanti operai verranno impiegati nella campagna antincendio, che dovrebbe essere avviata nei primi di giugno. Inoltre l’assessorato regionale al Lavoro ha pubblicato la graduatoria unificata dei dipendenti dell’Azienda foreste e di quelli dell’Ispettorato. Secondo i sindacalisti questo provvedimento, scatenerà numerose proteste in quanto, molti operai verranno superati in graduatoria da altri che vantano maggiore anzianità. Per tali motivi i segretari provinciali della Uila - Uil, Francesco Paolo Guida, Filippo Bartolotta, della della Fai - Cisl e Pino Pardo, della Cgil - Flai domani, organizzeranno un sit - in di protesta all’azienda delle Foreste demaniali e all’Ufficio Provinciale del lavoro.
«I lavoratori forestali non hanno alcuna garanzia nel loro lavoro perché non esiste una programmazione di base - dice Guida della Uila - Uil - da tempo attendiamo l’approvazione della finanziaria bis, per cercare di capire quando e quanti operai verranno avviati nei cantieri, ma, dall’Ars ancora tutto tace. Non è possibile affidare all’improvvisazione un bene prezioso quale è la tutela dell’ambiente. Inoltre la graduatoria unificata, emessa dall’Ufficio regionale del Lavoro crea ulteriore confusione tra gli operai scatenando una guerra tra ”poveri”. Per tali motivi domani organizzeremo un sit - in di protesta all’azienda foreste demaniali affinchè faccia pressione sui vertici regionali per sbloccare le assunzioni e all’ufficio provinciale del Lavoro per bloccare la graduatoria unificata, che creerebbe soltanto delle disparità tra le fila dei operai. La protesta sarà di respiro regionale - conclude Guida - solo la provincia di Palermo, non parteciperà, perché il Governo regionale, si troverebbe in grosso disagio». 

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