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Niscemi, sabotati i pozzi dell’acqua: è allarme

NISCEMI. All'inizio si pensava che fossero semplici furti di cavi elettrici. Ora, dopo il terzo danneggiamento in un mese dell'impianto di sollevamento dell'acqua dai pozzi comunali di contrada Mascione, il sospetto è diverso: si tratterebbe di attentati contro la città, per metterla alla sete. Il motivo?. Lo spiega il sindaco Francesco La Rosa: «Vogliono farci retrocedere dalla netta posizione antimafia presa dalla mia amministrazione, che ha deliberato la costituzione di parte civile del Comune di Niscemi in tutti i processi di Cosa Nostra e contro gli esponenti del racket delle estorsioni e dell'usura». Le coincidenze per il primo cittadino sono tante e portano alla stessa conclusione: l'attacco preordinato alla giunta La Rosa, tramite una crisi idrica di lunga durata che rechi anche turbamento dell'ordine pubblico. L'ultimo «attentato» è avvenuto sabato scorso, nella stessa giornata in cui a Niscemi si concludeva la Settimana della legalità con una lunga marcia antimafia denominata Cento passi. Malviventi, provvisti di una grossa ruspa, hanno violato la recinzione dell'area dei pozzi di contrada Mascione (tra Grammichele e Granieri, in provincia di Catania), asportando un mezzo chilometro di cavi elettrici e danneggiando il quadro-comandi dell'impianto. In questo modo, la città è stata privata per la terza volta di una delle principali sue fonti di approvvigionamento, che fornisce circa 25 litri al secondo di acqua, il 40 per cento di tutta la dotazione idrica del grosso centro nisseno. Il resto arriva dai pozzi di contrada Polo e dalla Diga Blufi. Il capo dell'amministrazione comunale è fortemente allarmato. «In questo mese di marzo - dice - abbiamo subito a Mascione tre attentati. Il primo è sembrato uno dei tanti furti di cavi di rame che avvengono giornalmente in Sicilia. Il secondo è avvenuto attorno al 18 marzo, in concomitanza con un guasto alla condotta di sollevamento di contrada Pozzo Salito (durante lo la Sagra del Carciofo). L'ultimo, sabato scorso, nella giornata clou della Settimana della Legalità. Un chiaro avvertimento. Ma noi non arretreremo di un passo dal nostro percorso di lotta alla criminalità organizzata». La Rosa è convinto che la sua amministrazione è scomoda. Perciò qualcuno le manda avvertimenti, assetando la città. «Mi sono rivolto al prefetto di Caltanissetta - annuncia - perchè convochi il comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico, dalla cui riunione scaturiscano provvedimenti concreti per migliorare e garantire l'approvvigionamento idrico di Niscemi».

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