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Caltanissetta, la Scat contro la Regione: «Attendiamo da mesi i contributi»

CALTANISSETTA. Dopo il Comune sotto accusa finisce anche la Regione per le vicende legate alla gravissima crisi finanziaria in cui si dibatte la Scat I contributi trimestrali erogati dall'assessorato regionale alle infrastrutture arrivano con esasperanti ritardi e non consentono alla cooperativa di onorare le scadenze con i fornitori e i dipendenti. La Regione non ha ancora accreditato al Comune le somme relative al primo trimestre (parzialmente anticipate dal Comune) mentre ieri sono scattati i termini per l'erogazione di quelle del secondo trimestre. Si tratta di somme che la Regione accredita al Comune che sua volta gira, a presentazione di fattura, alla società per pagare stipendi e quant'altro. Il meccanismo ancora una volta si è inceppato e la Scat, a corto di quattrini e non potendo più acquistare il carburante, ha deciso di ridimensionare ulteriormente le corse portandole ad intervalli di due ore. È così già tre giorni e la vertenza rischia di avere ulteriori e negativi sviluppi. «Una situazione mortificante» spiega il segretario provinciale della Uil-Trasporti Carlo Messina. «La gente protesta - ha aggiunto - e noi non possiamo fare altro che allargare le braccia. Da quando è entrato questo nuovo orario, con tempi d'attesa anche di due, abbiamo già registrato il crollo degli abbonamenti mensili. Gli utenti ci voltano le spalle e sarà difficile poi recuperarli. In questa vicenda, al di là della Regione largamente inadempiente, la nostra controparte resta il Comune che si ostina a negarci corrispettivi abbondantemente maturati». Ieri il servizio, pur nel drastico ridimensionamento delle corse, ha fatto registrare meno criticità rispetto al giorno precedente. Tutti gli studenti pendolari (di Santa Barbara e San Luca) sono riusciti a salire sui bus che li hanno trasportati nelle scuole medie e superiori del capoluogo. Lunedì molti studenti erano rimasti a terra. «Attendiamo ormai da tempo - ha sottolineato Messina - di essere convocati dal Comune per affrontare le problematiche della nostra azienda. I nostri solleciti, purtroppo, sono caduti sistematicamente nel vuoto». S. Ga.

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