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Accusati per pattumiera all’aperto, esercente e impresari di Caltanissetta «prosciolti»

CALTANISSETTA. Discarica abusiva e deposito incontrollato di rifiuti. Era l’accusa - finita nel vuoto per via della giustizia lumaca - che accomunava un imprenditore edile e la proprietaria di un fondo nella zona di contrada Grotticelle. Laddove sei anni addietro addietro sarebbe stata scovata,per l’accusa, una vera e propria pattumiera a cielo aperto. Compreso materiali di risulta di lavori effettuati in una scuola elementare della città su commissione del Comune.
Così da trascinare nei guai l’imprenditore Giuseppe M. e la proprietaria del terreno Giovanna G. (entrambi assistiti dall’avvocato Maria Giambra). Ma alla fine i due imputati sono usciti indenni dal procedimento perché dagli episodi loro contestati è trascorso tantissimo tempo. I fatti ”incriminati”, infatti, sono del lontano 2008. Da allora è trascorso troppo tempo e il giudice ne ha decretato la prescrizione. Anche se tuttavia le accuse erano ombrate da aspetti poco chiari. Perché, ad esempio, i mezzi dell’imprenditore, gli stessi con cui sarebbero stati scaricati sfrabbricidi provenienti da quell’appalto pubblico, non erano mai stati sequestrati. Perché dalle fotografie scattate dagli investigatori i numeri di targa non erano visibili. E quei camion, peraltro - come il legale dei due ha sempre rilevato - non sono mai stati fermati e controllati.
L’imprenditore aveva preso in appalto dal Comune lavori in una scuola, ma i materiali di risulta sarebbe stati conferiti - secondo la difesa - in discarica. In un sito autorizzato. Ma secondo la tesi accusatoria quegli scarti speciali provenienti dagli interventi in un istituto scolastico, sarebbero invece finiti nel fondo della titolare di una società che opera nel settore delle forniture edili. Anzi, nei confronti della donna, l’accusa era andata oltre ritenendo che lì, nel suo terreno, erano stati gettati altri materiali oltre a quelli al centro delle indagini.
Questo il quadro generale che è approdato in tribunale. ma tra mille intoppi, la fase dibattimentale è stata a dir poco tormentata. Fin quando ormai la giustizia non aveva più alcuna valenza su quella vicenda perché ormai vecchia.. Troppo vecchia.

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