Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Caro acqua a Caltanissetta, cresce la protesta

CALTANISSETTA. I comitati di quartiere sono stati i primi, in tempi non sospetti, a fare emergere un problema che tocca indistintamente la gran parte delle famiglie nissene, ma stranamente sottovalutato da tutti. La battaglia per il caro acqua iniziata timidamente a dicembre torna in primissimo piano con la notifica delle bollette (primo trimestre 2014) che stanno arrivando agli utenti proprio in questi giorni. Ieri ha tuonato la Cisl con il segretario provinciale Emanuele Gallo, oggi sono nuovamente i quartieri ad alzare la voce chiamando a raccolta tutti i sindaci (e non solo quello del capoluogo), gli altri sindacati fin qui assenti e la deputazione regionale. «Non è questo il momento per cercare di capire di chi sono le colpe dobbiamo andare oltre - ha dichiarato il coordinatore dei comitati di quartiere Carlo Campione - per frenare questi aumenti. Le bollette sono diventare davvero esose ed è arrivato il momento di aprire un tavolo tecnico con gli amministratori di tutti i comuni. I cittadini non possono essere lasciati soli in questa battaglia». Ancora una volta a sollevare polemiche è stata la conferenza stampa congiunta Comune-Caltaqua dove sono è stato annunciato lo sblocco di un finanziamento regionale di cinque milioni per il rifacimento della rete idrica in centro storico e la realizzazione ex novo della condotta idrica a Gibil Habib e dintorni. «Mi è sembrata - ha detto Campione - una mossa elettorale anche perchè non penso il sindaco abbia alcun merito in questa vicenda. Certo il potenziamento della rete idrica in zone dove non si facevano interventi da trent'anni è un fatto positivo perchè rimette in moto l'economia, ma i problemi da risolvere in questo momento e tutti legati al caro bollette. Rincari giustificati con il buco da 800mila euro che l'Ato ha ereditato dall'Eas e dall'applicazione delle tariffe dettate dall'Agenzia Nazionale per l'Energia e il Gas. Tutti fattori che hanno fatto schizzare verso l'alto il costo dell'acqua, il 64 per cento in più dal 2006 ad oggi. È una spirale che va assolutamente fermata». Comitati di quartiere e Cisl faranno fronte unico in questa battaglia ma l'obiettivo resta un intervento a livello regionale sul piano normativo in grado di fermare l'escalation dei rincari. «È un problema - ha aggiunto Campione - che va affrontato a Palermo e bisogna assolutamente coinvolgere la deputazione regionale. Ritengo che la nostra sia una battaglia giusta in difesa di tanta povera gente in una città flagellata dalla crisi». E in primissimo piano ritornano quei "benefici" per le fasce meno abbienti della città per le quali Caltaqua aveva previsto particolari agevolazione chiedendo ai comuni gli elenchi delle famiglie indigenti. Poche le amministrazioni che li hanno fornito e relativamente al capoluogo Michele Campisi ha annunciato che è allo studio con Caltaqua un piano per aiutare gli utenti in difficoltà. Con le bollette che aumentano è in netta ascesa il numero dei morosi o di quelli che ancora riescono ad allacciarsi abusivamente alle condotte, un fenomeno che ha trovato una vasta eco nella conferenza in cui sono stati annunciati i lavori ormai di prossimo inizio. Una piaga che Caltaqua combatte aspramente con massicce campagne di tagli. «Le morosità - ha detto Campione - vanno perseguite, ma in questo preciso momento le attenzioni vanno spostate sugli aumenti delle tariffe idriche. Per noi è questo il vero problema. Prima che sia troppo tardi è una questione che va affrontata e non ci basteranno le promesse politici, aspiranti sindaci e consiglieri comunali ci faranno in questa campagna elettorale».

Caricamento commenti

Commenta la notizia