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Caltanissetta, intascò eredità di un anziano possidente: "falso nipote" sul banco degli imputati

CALTANISSETTA. Con l'inganno avrebbe messo le mani su un patrimonio ragguardevole. Mettendo in piedi una farsa, andata avanti per un paio di mesi, si sarebbe spacciato per un lontano nipote di un possidente. E l'anziano ha abboccato. È caduto nella trappola peccando un po' d'ingenuità e buonafede. Al punto di farne di quell'uomo, fino a poco tempo prima sconosciuto, l'erede dei suoi averi. Solo quand'era ormai troppo tardi è stato assalito dal sospetto. Poi è pure passato a "miglior vita". Ma sono stati i suoi parenti a dare linfa a quell'inchiesta a cui la sua denuncia, per quanto tardiva, ha aperto la strada. E il presunto impostore, peraltro parente di un sacerdote, è chiamato adesso sul banco degli imputati. È il cinquantatreenne Giuseppe C. (difeso dall'avvocato Salvatore Vizzini) colui che si sarebbe spacciato come nipote all'imprenditore agricolo ottantacinquenne G.B., ormai deceduto. Il falso parente sarà processato dal giudice Antonio Napoli per truffa ed estorsione. Questi i capi che l'accusa gli ha contestato sull'onda delle indagini scattate dopo la denuncia presenta dallo stesso anziano. APPROFONDIMENTI SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI 23 GENNAIO.

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