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Mussomeli, lettere e messaggi Twitter al Papa: "Ci aiuti a salvare il nostro ospedale"

MUSSOMELI. «Caro Papa Francesco, sono Rosalinda Amico da Mussomeli, le scrivo per esporle il problema mio e di tutti i miei concittadini». Comincia così la lettera inviata dalla giovanissima Rosalinda Amico a Papa Francesco. La studentessa, figlia di Ciccio Amico, uno dei leader della protesta, ha scritto una missiva direttamente al Pontefice per sottoporgli la grave minaccia che incorre il nosocomio. «A causa della spending review l'ospedale è destinato a chiudere, con la chiusura in primis del Punto nascita e poi pian piano con la riduzione dei posti letti per reparto. Noi cittadini di Mussomeli e di tutto il Vallone, che comprende un bacino di altri 15 paesi, chiediamo la non chiusura del nostro ospedale perché ciò comporterebbe un pericolo per la vita di circa 70 mila utenti che in caso di emergenza dovrebbero raggiungere l'ospedale più vicino, che è quello di Caltanissetta, a circa un'ora di strada, e il che potrebbe diventare fatale. Inoltre ci vogliono privare del nostro Punto Nascita; le distanze insieme alle pessime condizioni della viabilità stradale comporterebbero un rischio di non poco conto sia per la futura mamma che per il nascituro. Il sesto comandamento recita «Non uccidere» e questo è quello che sta facendo e farà la nostra politica italiana se permetterà la chiusura dell'ospedale; in questo modo viene ucciso il nostro diritto alla salute così come recita l' art. 32 della nostra Costituzione Italiana. «Papa - conclude la lettera le scrivo con il cuore in mano, spero in una sua risposta o in suo appello a chi di dovere, perché la vita umana è sacra e la salute viene prima di ogni profitto». Rosalinda Amico ha anche trasmesso al Santo Padre la lettera del vescovo Russotto rivolta alla comunità ecclesiale di Mussomeli e di tutto il Vallone attraverso cui ha preso una posizione forte a difesa del presidio. Ed altri componenti del comitato in queste ore stanno inviando su Twitter dei tweet a Papa Bergoglio con un unico messaggio: «Attentato alla salute di 16 paesi del centro Sicilia con la chiusura dell'ospedale di Mussomeli. Papa Francesco aiutaci». Intanto il Comitato permanente di protesta, che continua ad occupare l'aula consiliare ha diramato una nota in risposta alle rassicurazioni giunte lo scorso fine settimana dal mondo della politica. Il comitato prende atto da quanto riferito ma a tal proposito sottolinea che, «non sentendosi affatto sereno, inasprirà le sue azioni di protesta fin quando non avrà ottenuto dall'incontro con la VI Commissione Sanità l'obiettivo prefissatosi, e cioè, un ospedale senza taglio alcuno e con il potenziamento in termini di risorse umane e tecnologiche ai fini di garantire un'assistenza qualificata in termini qualitativi». 

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