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Caltanissetta, acqua meno cara per i poveri Dai Comuni ancora nessuna lista dei disagiati

Iniziativa della società spagnola. «Gli enti che dovrebbero segnalare situazioni di disagio - sostiene la Caltaqua - continuano a non farlo con il risultato che queste famiglie pagano ancora la tariffa piena»

CALTANISSETTA. Tariffe agevolate per le fasce più deboli, ma applicarle diventa difficile per Caltaqua. Le amministrazioni locali alle quali - secondo un protocollo - dovrebbe spettare il compito di segnalare situazioni di disagio non lo fanno e le famiglie destinatarie dei regimi di maggior favore pagano le bollette a tariffa piena.
«Si tratta - ha spiegato Caltaqua - di un meccanismo esistente, operativo, collaudato e sperimentato ma, sin qui, ristretto a poche decine di casi tanti quanti sono quelli che le amministrazioni locali hanno segnalato». Un numero a dir poco esiguo in città e in una provincia dove la povertà avanza inesorabile mettendo spalle al muro nuclei familiari impossibilitati a fronteggiare spese reali come lo sono i consumi idrici. Le amministrazioni locali non collaborano e sicuramente questi silenzi favoriscono indirettamente le punte di morosità ormai elevatissime che costringono Caltaqua a procedere a massicce operazioni di tagli dei contatori.


UN SERVIZIO NELL'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL GIORNALE DI SICILIA

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