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È caos Imu a Caltanissetta, il Consiglio ora corre ai ripari

CALTANISSETTA. L'affare dell'Imu al comune di Caltanissetta adesso si complica. Nei giorni scorsi il consiglio comunale aveva approvato una proposta di delibera che prevedeva l'aumento dell'Imu dal 4 al 6 per cento nella convinzione che la tassa a breve dovrà essere abolita. «L'aumento - secondo il presidente del consiglio Calogero Zummo - era da ritenere un atto che avrebbe potuto determinare, in seguito ai provvedimenti adottati dal Consiglio dei ministri, un aumento del rimborso a titolo di risarcimento per il mancato introito della seconda rata Imu». Nella stessa seduta il Consiglio, oltre a deliberare l'aumento dell'Imu, aveva anche adottato il provvedimento di abolizione l'abbattimento della quarta rata della Tares. Per quanto riguarda l'aumento dell'Imu, sempre secondo il presidente del consiglio tale provvedimento era da ritenere virtuale perché non sarebbe gravato sulle tasche dei cittadini. Adesso operò inaspettato è arrivato il nodo con il comunicato diffuso l'altra sera dal governo a seguito dell'intesa sul provvedimento riguardante il saldo Imu 2013 sulla prima casa. Provvedimento sulla base del quale i cittadini in quei comuni dove i consigli comunali hanno aumentato l'aliquota, dovranno pagare entro gennaio metà dell'incremento stabilito dal provvedimento deliberato dal Consiglio, mentre dovrebbe essere il governo a farsi carico dell'altra metà. Del problema ne ha preso atto il Consiglio che si è svolto ieri, dove era in discussione il regolamento per l'applicazione dell'Imu. La trattazione della delibera è stata rinviata ad oggi e subito dopo la seduta del Consiglio è stata convocata una riunione di capigruppo per decidere sulla eventuale revoca in autotutela del provvedimento di aumento dell'Imu. Oggi quindi il Consiglio è chiamato ad adottare gli atti consequenziali per annullare un provvedimento che era stato deliberato per venire incontro alle richieste dei cittadini e che alla fine si è rivelato una sorta di boomerang. A Serradifalco, invece, c’è stato un aumento dell'Imu che passa in una sola volta dal livello minino, lo 0,76 per mille, a quello massimo, l'1,06 per mille. In compenso, però, il consiglio comunale ha apportato alcune modifiche al regolamento che disciplina l'imposta. Grazie alle quali, oltre alla prima casa, l'Imu non sarà pagata neanche per le seconde date in comodato d'uso gratuito ai parenti e agli affini in linea diretta di primo grado. Come, ad esempio, tra genitori e figli, e viceversa. Prevista anche la riduzione, dall'1,06 allo 0,96 per mille per gli esercizi commerciali gestiti direttamente dai proprietari dei locali.

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