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Gela, sospetti sui risarcimenti per incidenti: «Vittime e avvocati sempre gli stessi»

Anomalie e perplessità riscontrate in seno all’aula consiliare. Le segnalazioni sono state inoltrate all’ordine forense

GELA. Risarcimenti per sinistri stradali versati dalle casse comunali sempre più sospetti: in molti casi, ad aggiudicarseli sono i componenti dello stesso nucleo familiare, rappresentati da pochi avvocati. Adesso, le segnalazioni sono state inoltrate direttamente ai componenti del consiglio dell'ordine forense. La conferma arriva dall'assessore, a sua volta avvocato, Giuseppe D'Aleo che, non a caso, ha ammesso l'avvio delle procedure anche in consiglio comunale. «I sospetti sul sistema di risarcimento in favore delle vittime d'incidenti stradali causati dalle precarie condizioni del manto viario - ha spiegato l'assessore - li abbiamo avuti e, per questa ragione, sono state inoltrate alcune segnalazioni al consiglio dell'ordine. In effetti, pochi avvocati riescono ad avviare più cause civili anche davanti ad un unico sinistro stradale. In questo modo, viene violato il principio deontologico della causa petendi». Stesso nucleo familiare e stessi avvocati, i sospetti non mancano. A sollevarli in aula consiliare, sono stati anche Giacomo Gulizzi e Guido Siragusa. «Se è necessario - hanno spiegato - andremo noi stessi in procura a segnalare queste anomalie. Pretendiamo un elenco completo di tutti i risarcimenti versati dall'ente comunale in favore delle vittime di sinistri stradali. Sono stati notati nominativi che spesso si ripetono, sia rispetto alle vittime degli incidenti sia per quanto riguarda gli avvocati che li rappresentano». I consiglieri, inoltre, hanno chiesto l'avvio di un'indagine interna agli uffici di Palazzo di Città. Intanto, la maggioranza a sostegno del sindaco Angelo Fasulo continua a mostrare tutti i segni di una grave crisi. Durante la seduta di mercoledì sera, tre debiti fuori bilancio sono passati solo grazie ai voti degli esponenti d'opposizione rimasti in aula. «Il sindaco deve capire - ha avvertito Terenziano Di Stefano - che nulla è scontato. I debiti fuori bilancio non possono essere approvati solo perché esistono sentenze oramai passate in giudicato. Bisogna analizzarli e capire chi ne sia l'eventuale responsabile». L'aula, nonostante i numeri risicati, ha dato il via libera anche al debito fuori bilancio da oltre cinquecentomila euro legato a mancati pagamenti in favore dei rappresentanti della società comunale Ghelas. Non sono mancate polemiche. Vincenzo Cirignotta e Guido Siragusa si sono reciprocamente accusati e, alla fine, il tema è stato postposto. In ogni caso, ancora una volta, il numero legale non ha retto.

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