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Caltanissetta, sale operatorie chiuse al Raimondi: monta la protesta degli utenti prenotati

Il commissario dell’Asp Vittorio Virgilio ha aperto una indagine interna «per individuare i responsabili»

CALTANISSETTA. Sale operatorie chiuse e nessuna comunicazione ai pazienti che dovevano effettuare gli interventi. Quello che è successo sabato mattina all’ospedale Maddalena Raimondi con i pazienti disabili, che avrebbero dovuto sottoporsi a operazioni di odontoiatria, è successo anche ieri mattina con altri utenti che avevano prenotato interventi di piccola chirurgia in day hospital. Anche per loro la stessa sorpresa: sala operatoria chiusa e personale medico e infermieristico assente.
Una decina di loro si è recato all’ospedale Sant’Elia per avere spiegazioni su quanto stava succedendo e, possibilmente, effettuare lì l’intervento ma, giustamente, non è stato possibile. E così è capitato che una signora che doveva subire l’asportazione di una piccola cisti (l’appuntamento per ieri mattina le era stato fissato qualche settimana fa) ha dovuto prenotare nuovamente per un intervento che sarà effettuato il 18 febbraio. «È il caos totale – ha dichiarato Lorenzo Lococo, responsabile provinciale del Tribunale dei Diritti del malato – non ci sono regole ben definite e i pazienti vengono lasciati letteralmente allo sbando. Si chiudono reparti, sale operatorie, e l’ospedale non si prende nemmeno la briga di comunicarlo. Non solo agli stessi utenti ma anche ad una associazione come la nostra che non viene nemmeno presa in considerazione quando succedono fatti come questi.
Ci sono tantissime cose che non vanno ma penso che la colpa principale sia della politica. Il sindaco Michele Campisi primo responsabile della sanità cittadina non è mai intervenuto per difendere i suoi concittadini così come i vari onorevoli che ci rappresentano sono distanti dai veri problemi della gente e spesso non conoscono a fondo la nostra realtà ospedaliera». Intanto però il commissario straordinario dell’Asp Vittorio Virgilio, non appena venuto a conoscenza dei fatti, ha fatto subito sapere che verranno individuati i responsabili di quanto successo. «I pazienti – ha dichiarato Virgilio – devono sempre essere tutelati. Quello che è successo è inammissibile e non dovrà succedere mai più. Per questo ho già avviato un indagine interna nei confronti della direzione di presidio dell’ospedale Maddalena Raimondi e del reparto di Chirurgia dell’ospedale Sant’Elia. Dopodiché prenderemo gli opportuni provvedimenti».

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