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Mercati in crisi, Strata ’a Foglia e «Pian del Lago» sono "a... vendere"

Nello spiazzo che ospita le bancarelle nei pressi dello stadio non c’è più la segnaletica orizzontale e tutto viene lasciato al...caso

CALTANISSETTA. Sempre meno gli ambulanti che espongono al mercatino settimanale. Anche ieri presenze ridotte in una rassegna che perde fascino e interesse e assiste al calo di presenze anche di visitatori. Il mercatino non "tira" più come un tempo.
I primi ad accorgersi che qualcosa non stesse andando per il verso giusto sono stati proprio gli operatori commerciali che, alla spicciolata, hanno iniziato a disertare la piazza nissena già da dicembre quando è scomparsa la segnaletica orizzontale. Ieri su 262 ambulanti autorizzati si sono presentati in 150, poco più della metà. La crisi investe il mercatino, ma non risparmia nemmeno la "Strata 'a Foglia" il mercato per antonomasia dei nisseni laddove, un tempo, si poteva trovare e acquistare di tutto compresi gli animali domestici. Problemi diversi quelli degli operatori del mercato giornaliero di via Benintendi penalizzati dall'eccessiva presenza in zona di posteggi a pagamento che negli anni hanno portato i nisseni a fare acquisti in posti meno disagevoli dove il problema dei parcheggi non esiste.
Una "mazzata" i venditori a posto fisso della "Strata 'a Foglia" l'hanno ricevuta con l'apertura di chioschi e bancarelle in ogni angolo della città, autorizzazioni che hanno fatto scemare l'interesse per il mercato più antico della città frequentato dagli "affezionati" e da pochi giovani. Oggi mezzo mercato è praticamente vuoto, decine gli spazi liberi che non suscitano appetiti particolari fra gli addetti ai lavori propensi a cercare sbocchi lavorativi in zone cittadine ritenute strategiche. Ma a sorprendere è sicuramente il declino del mercatino del sabato dove la disorganizzazione ha vieppiù allontanato moltissimi ambulanti fino alle assenze record dello scorso sabato (cinquanta per cento) e di ieri (quaranta per cento). Dilagano disaffezione e caos con i vigili urbani costretti ogni sabato ad annotare le assenze, comunicarle all'assessorato sviluppo (per regolamento alla quinta assenza la licenza rischia il ritiro) e provvedere seduta stante alla sostituzione con altri ambulanti attingendo ad una vecchia graduatoria. Molti spazi, però, restano vuote specie quelli delle ultime file (le seste) e chi può, in assenza delle cosiddette strisce di terra, va ad occupare i posti migliori. Nel disordine il mercato settimanale va avanti perdendo inesorabilmente interesse e visitatori che si aggirano spaesati, e con pochi soldi in tasca, fra le bancarelle. Fanno affari gli alimentaristi e ambulanti che vendono indumenti usati (fino ad un massimo di cinque euro). In simile contesto anche i controlli della polizia municipale sul fronte del deposito dei rifiuti a fine contrattazione hanno dovuto subire un drastico stop. L'ufficio tecnico, dal canto suo, è stato chiaro: mancano i soldi per ridisegnare le strisce di terra.

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