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San Cataldo, caos infinito alle poste: l'odissea di 150 utenti

SAN CATALDO. A distanza di due giorni, tornano a protestare gli utenti delle posta centrale di via Stazione, per la carenza di personale agli sportelli. Ieri mattina circa 150 clienti, hanno atteso delle ore per poter pagare le bollette o ritirare la pensione, visto che gli sportelli aperti al pubblico erano solo 3 invece dei soliti sette. Stesso copione di venerdì scorso, con i clienti infuriati ed i pochi dipendenti costretti ad evadere un carico di lavoro immane. La causa della carenza di personale, secondo il segretario provinciale della Cisl-Poste, Giuseppe D'Antoni, sarebbe da addebitare alle cattive scelte dell'azienda, che non avrebbe assunto personale a tempo determinato per sostituire gli impiegati andati in ferie, lasciando i pochi rimasti al loro triste destino.
«La situazione a San Cataldo, sta diventando esplosiva - dice D'Antoni - temiamo che qualche cittadino in preda alla disperazione, possa far del male a qualche incolpevole impiegato. Il sindacato, se qualcosa del genere dovesse malauguratamente accadere riterrà responsabili i vertici di Poste Italiane. San Cataldo, è solo la punta dell'iceberg, di un malessere generale dell'intera provincia dove mancano impiegati sia agli sportelli che al recapito. Non accettiamo questo gioco al massacro, dove in prima linea si trovano cittadini ed impiegati. Pretendiamo spiegazioni dalla direzione regionale di Poste Italiane, chiediamo sicurezza per i nostri impiegati ed un buon servizio alla clientela. Se non avremo delle risposte entro pochi giorni, questo autunno metteremo in campo tutte le azioni di protesta che la legge ci consente di attuare».

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