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Orlando e Accorinti «contro» il Muos Una riunione nella città dello Stretto

Niscemi.Nessuno stop ai lavori grazie al «Decreto del Fare» che non impone il rinnovo dei permessi per le opere in corso

CALTANISSETTA. “Il Muos sembra non necessitare della richiesta di rinnovo dell’ autorizzazione paesaggistica, agevolato dal decreto del Fare emanato dal governo Letta”. A parlare è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che annuncia l’avvio di azioni congiunte con Renato Accorinti sindaco di Messina e attivista del movimento “no Ponte”. “Del Muos – dice Orlando - si occuperà la riunione congiunta delle amministrazioni comunali di Palermo e di Messina che avrà luogo nella città dello Stretto nel mese di settembre. A Niscemi, nelle stesse ore, l'assemblea pubblica dei movimenti No Muos ha posto precise domande al sindaco e contestazioni in merito alla scelta di sgomberare, con ruspa e mezzi del Comune, la stradella davanti al presidio No Muos, permettendo, di fatto, ai camion americani di passare, scortati dall'antisommossa italiana, e di riprendere i lavori dell'impianto militare, lavori ripresi alacremente da lunedì 26 agosto. Durante l'incontro, è stato più volte sottolineato come il governo Letta abbia introdotto, nel decreto del Fare, la proroga per i lavori con autorizzazione paesaggista scaduta fino al completamento degli stessi. Il Muos, quindi, in base al comma 4 del Decreto Legge 21 giugno 2013, numero 69 del governo Letta, sembra non necessitare della richiesta di rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica – accusa il sindaco di Palermo. Un’ulteriore conferma della volontà dei partiti al governo di aiutare l'esercito americano a completare, al più presto, il Muos dentro la sughereta di Niscemi che è vincolata a tutti i limiti paesaggistici. Un ”escamotage” per evitare ulteriori denunce e procedimenti giudiziari che andrebbero a sommarsi a quelli già in corso e ai nuovi avanzati in questi giorni dai legali dei movimenti”. Il 9 agosto scorso i cittadini, promotori di una grande manifestazione popolare, avevano confermato la loro volontà di opporsi alla costruzione dell'impianto. Un migliaio di persone avevano invaso pacificamente la base “Us Navy” di contrata Ulmo portandosi fin sotto le antenne capaci di coordinare i mezzi di guerra per terra, aria e mare in tutto il mondo. Alcuni attivisti No Muos si erano arrampicati anche su alcuni tralicci.

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