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Niscemi, l’acqua arriva ogni 10 giorni «Si faccia luce su questi disservizi»

Soffrono soprattutto i rioni periferici, dove la distribuzione avviene anche a intervalli di due settimane

CALTANISETTA. La città versa in una grave emergenza idrica. L’acqua potabile in alcuni quartieri viene erogata ogni 10-15 giorni, con i disagi che facilmente si possono immaginare. L’allarme è lanciato dal gruppo consiliare dell’Italia dei Valori – consiglieri Giuseppe Rizzo e Sandro Tizza – che ha presentato una mozione con la quale si chiede la rescissione del contratto con Caltaqua, la società che gestisce il servizio, e il ritorno all’«acqua pubblica». «Assume contorni sempre più preoccupanti – scrivono i due esponenti Idv - l'assenza di acqua nei rubinetti delle abitazioni nel nostro comune, ormai mutatasi in una vera e propria emergenza. In principio erano i soli residenti nei quartieri delle periferie o nel centro storico a dover patire tale situazione, ora alcuni quartieri ricevono l'acqua oltre i 10 giorni, altri dopo 15 giorni». Una situazione, che si è particolarmente aggravata nella stagione estiva con l’arrivo di diverse centinaia di emigranti. Tanto che i firmatari della mozione chiedono al Comune e al prefetto di “avviare un’inchiesta per fare luce sulla situazione, giunta tanto inattesa in quanto non si comprendono i disagi dovuti all' erogazione”. «L'emergenza idrica – si legge nella mozione - riapre anche il dibattito circa l'adeguamento delle condotte e la possibilità di sfruttare la diga Cimia, per i quali sono indispensabili gli stanziamenti da parte della Regione». Quindi i due consiglieri sferrano un attacco frontale a Caltaqua. «La Società Caltaqua – affermano - nella gestione del servizio idrico integrato non ha rispettato gli adempimenti contrattuali e principalmente per il mancato raggiungimento del servizio di distribuzione 24 ore al giorno da garantire entro i primi sei anni dal suo insediamento, cioè entro settembre 2012».

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