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Niscemi, segnalati attivisti «No Muos» e la «Rita Atria» denuncia un dirigente

L’associazione contro il regionale che ha firmato la «revoca della revoca». Scattano pure denunce a due giovani

NISCEMI. S'infiamma l'atmosfera in vista della grande mobilitazione generale proclamata per venerdì prossimo nei pressi della base statunitense di contrada Ulmo, dove è in fase di costruzione il contestatissimo superimpianto di telecomunicazione satellitare. Scatta una denuncia in Procura al dirigente regionale che ha firmato la «revoca della revoca» e intanto, il commissariato di polizia di Viale Mario Gori ha scoperto otto bande chiodate lungo la carreggiata della strada che porta alla base americana, denunciando alla Procura della Repubblica due attivisti No Muos per il reato di attentato contro la sicurezza dei trasporti e per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Si tratta di un niscemese di 32 anni, e di una trentenne originaria di Trapani. Il niscemese ha fatto parte il 22 aprile scorso del gruppo che ha violato la recinzione del presidio militare Usa, dando l'assalto alle antenne. La scoperta delle pericolose bande chiodate è avvenuta all'alba di ieri, nel corso di un servizio di controllo del territorio. I poliziotti, giunti nei pressi della base Usa, hanno notato in mezzo alla carreggiata un leggero cumulo di sabbia e di fogliame. Vicini al posto si trovavano tre giovani (due uomini e una donna) che, alla vista della polizia, si sono subito dileguati. Gli agenti hanno provveduto a ispezionare il luogo, rinvenendo mimetizzati dal fogliame e dalla sabbia otto pericolosissime bande chiodate, in grado - assicura la Polizia - di far ribaltare anche un camion se vi fosse passato sopra. Dopo aver eliminato il pericolo, i poliziotti si davano alla ricerca dei tre giovani notati poco prima. Subito hanno intercettato la donna e successivamente anche il niscemese, i quali sono stati condotti in commissariato per l'identificazione e la perquisizione personale. Il terzo attivista invece sarebbe riuscito a far perdere le proprie tracce. Il giovane niscemese avrebbe giustificato la sua presenza in contrada Ulmo, dichiarando di trovarsi in quel posto per raccogliere frutti di bosco. Ma evidentemente non è stato creduto, tanto che per lui e la sua compagna è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica.  Intanto, l'iniziativa dell'associazione antimafie «Rita Atria», che tramite il suo avvocato Goffredo D'Antona del foro di Catania, ha presentato ieri presso la Procura di Palermo una denuncia contro il dirigente della Regione Siciliana firmatario della revoca della revoca delle autorizzazioni concesse al Muos. Il reato ipotizzato è falso ideologico. L'associazione «Rita Atria» annuncia che sarà presente alla manifestazione nazionale del 9 agosto che si terrà all’interno della Sughereta di Niscemi.

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