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Scade la proroga, a rischio l'attività della raffineria di Gela

GELA. A rischio l'attività produttiva della raffineria di Gela. Oggi è scaduta la proroga concessa dalla Capitaneria di Porto, ente appaltatore, alla Eureco, l'azienda subentrata lo scorso dicembre alla "Siciliana Salvataggi" che ha rinunciato al servizio. Venti lavoratori rischiano il posto di lavoro mentre le navi cisterna non potranno più attraccare al porto.

La raffineria non potrà né ricevere, né spedire prodotti petroliferi per l'impossibilità di assicurare le operazioni di ormeggio e di disormeggio delle petroliere. L'azienda avrà solo alcuni giorni di autonomia, poi sarà la paralisi graduale di tutti gli impianti.

"Siamo particolarmente preoccupati - ha detto il segretario della Cgil Camera del Lavoro di Gela, Ignazio Giudice - sia per la delicatezza del servizio che per gli ulteriori venti posti di lavoro che si perderebbero nel nostro territorio. Chiediamo un incontro urgente con il prefetto per la soluzione del problema che avrebbe forti ripercussioni sull'attività produttiva dello stabilimento". La ripresa definitiva del servizio potrà essere garantita solo dopo l'espletamento di un bando ministeriale.

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