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Precari al Comune di Caltanissetta, niente assunzione per 40 dipendenti

Il dirigente Lito Cucchiara ha provveduto a fermare le stabilizzazioni per i lavoratori che sono in attesa della sentenza del Tar

CALTANISSETTA. Tutti con il fiato sospeso fino al prossimo mese di ottobre e per l'esattezza, fino a giorno 8, quando il Tar sarà chiamato a decidere sulla validità del bando finalizzato alla stabilizzazione di una quarantina di precari del comune. Qualche giorno addietro il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha confermato la sospensiva del Tar Sicilia che blocca il bando di stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune. In attesa di quella data, il dirigente del settore risorse umane del comune Ippolito Cucchiara ha, per effetto della sospensiva pronunciata dal Tar e confermata dal Cga, posto in essere adempimenti conseguenti all'avviso di selezione che era stato pubblicato il 28 dicembre scorso, sospendendo le procedure di stabilizzazione in attesa della definizione del merito del contenzioso pendente. Contro il bando si sono opposti alcuni dipendenti interni comunali che aspirano tramite la partecipazione alla selezione ad ottenere una qualifica superiore. Contro il bando anche alcuni concorrenti esterni che si erano vista preclusa la possibilità di partecipare. Una vicenda che va avanti a colpi di carta bollata. Dopo la pubblicazione del bando che blindava i precari del comune, sono partiti i ricorsi al Tar da parte di numerosi dipendenti comunali interni ed alcuni concorrenti esterni per chiedere l'annullamento del bando. Anche gli stessi precari a cui era diretto il bando hanno presentato un contro ricorso al ricorso. La selezione, come è noto, prevede l'assunzione di cinque lavoratori con la qualifica di istruttore amministrativo categoria D, diciassette posti di agente di polizia municipale categoria C, ventuno posti di istruttore amministrativo categoria C e un posto di vigilatrice d'infanzia categoria C. Qualche mese addietro l'amministrazione aveva anche avanzato alla Regione una autorizzazione del finanziamento per la stabilizzazione dei precari che è di circa l'ottanta per cento della spesa prevista, mentre il restante venti per cento è a carico del comune. La richiesta di finanziamento ha il solo valore di evitare che, nel caso in cui l'esito del contenzioso dovesse essere vittorioso per il Comune nella fase del merito, l'ente si trovi nella situazione di non avere attivato la richiesta dei contributi, con gravi conseguenze in ordine alla perdita del beneficio economico previsto dalla legislazione regionale. In caso contrario, in caso di soccombenza, la Regione non dovrà erogare i previsti contributi. L'intera procedura quindi resta sospesa fino alla definizione del merito del contenzioso pendente.

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