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Caltanissetta, al Redentore una messa dopo 50 anni

CALTANISSETTA. Lassù al colle si torna a celebrare Messa dopo mezzo secolo. Un evento anche se per pochi intimi, quei quaranta fedeli che non hanno saltare il primo appuntamento forse scarsamente propagandato dai media. Seduti sulle sedie ai piedi della grande statua del Cristo benedicente, in un clima di silenzio e raccoglimento hanno partecipato ad un rito reintrodotto dal vescovo Mario Russotto nell'ottica - più ampia - della rinascita di un luogo simbolo per i nisseni e i siciliani. A celebrare padre Giuseppe Anfuso: "IL primo esperimento bene, speriamo di continuare. Celebreremo messa tutte le domeniche di luglio, agosto e settembre poi vedremo" ha dichiarato ampiamente soddisfatto il sacerdote che è anche rettore del Santuario. Il primo passo per rivalutare questo monumento sfregiato e vandalizzato da gente senza scrupoli è stato compiuto e a sponsorizzarlo fortemente è stato il vescovo che ha voluto sottolineare come tutto il clero nisseno abbia a cuore le sorti del luogo sacro. Il messaggio è stato lanciato e i primi a recepirlo sono stati quei quaranta fedeli che hanno assistito alla messa delle sette, qualcuno si è anche inginocchiato ai piedi della statua e si tratta di scene che non si vedevano da decenni.


«Il luogo - ha sottolineato il rettore - a scanso di equivoci era stato messo in totale sicurezza». Se con la messa domenicale celebrata alle 19 è stata ripristinata una tradizione caduta nel dimenticatoio, adesso gli sforzi di tutti - privati ed enti pubblici - sono protesi verso la ricerca di finanziamenti a copertura del progetto presentato in pompa magna la scorsa settimana in Curia. E' stato il coordinamento dei comitati di quartiere a sollecitarlo affidando l'incarico all'architetto Giuseppe Cassetti. Il progetto ha ottenuto il via libera dalla Curia (proprietaria dell'intera area) e prevede una serie di accorgimento in grado di restituire monte San Giuliano allo splendore di un tempo. L'obiettivo farlo diventare meta di turismo religioso. Prevede il ripristino del verde, della balaustra, la sistemazione della fontanella, la creazione di un parcheggio ed anche di un punto di ristoro nell'area dove un tempo sorgeva l'ostello della gioventù andato successivamente distrutto.Tutte opere che necessitano di notevoli investimenti economici e del contributo di enti pubblici coinvolti a vario titolo nell'operazione "Amiamo il Redentore".

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