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Caltanissetta, perforò il colon a una paziente: giudice condanna un medico

CALTANISSETTA. Condannato un medico per avere perforato il colon ad una paziente. Così da essere giudicato responsabile di lesioni colpose. Affermazione di responsabilità maturata ieri nei confronti del gastroenterolo, Giuseppe Siragusa che dovrà pure risarcire la paziente, secondo l’entità che successivamente stabilirà il giudice civile. Ma non ha concesso la provvisionale. Dovrà indennizzare l’ottantatreenne Grazia P. (assistita dall'avvocato Giovanni Di Giovanni) che s’è costituita parte civile del dibattimento. La donna, a causa dei danni che avrebbe subito da quell’esame, è stata poi costretta a sottoporsi ad un intervento chirurgico urgente. E il giudice Valerio Sasso, ieri, ha inflitto allo specialista (difeso dall’avvocato Michele Ambra) la condanna, con il beneficio della pena pena sospesa, a due mesi di reclusione. Esattamente come proposto, al termine della sua requisitoria, dal pubblico ministero Maria Pia Galante. Nella veste di responsabile civile è stata citata pure la clinica «Regina Pacis» (rappresentata dall’avvocato Diego Perricone) in cui, poco meno di quattro anni fa, è stata effettuata la rettocolonscopia andata male. E il legale della casa di cura ha chiesto al giudice la nomina di un suo consulente, perché agli atti v’è la perizia disposta dalla procura in fase d’indagini preliminari ed affidata al medico legale Pietro Rinella. A cui ha fatto poi da contraltare la consulenza difensiva. L’esperto incaricato allora dal pm ha poi rilevato «una condotta censurabile per un esame di assoluta tranquillità, che portò ad una non spiegabile lacerazione sigmoidea, peraltro passata misconosciuta all’operatore». Teoria che sintetizza il calvario della donna che il 3 settembre 2009 s’è presentata alla casa di cura di San Cataldo per una rettocolonscopia. Ma appena finito quell’esame la paziente ha subito avvertito forti dolori all’addome. Lo specialista, però, avrebbe rassicurato lei ed i suoi familiari spiegando loro che quella reazione era normale e che, piuttosto, i fastidi nello ore successive potevano anche aumentare. Ma la donna stava sempre più male, fino al punto di perdere conoscenza. Il figlio ha subito affidato la madre alle cure dei medici del pronto soccorso del «Sant’Elia». Una ecografia addominale ha presto accertato una perforazione intestinale e l’anziana è stata operata d’urgenza.

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