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Formazione nel caos a Caltanissetta, 100 famiglie in ansia: "Tutelate i dipendenti"

CALTANISSETTA. Conferenza dei capigruppo al comune con i rappresentanti dei Cobas-Formazione per discutere il problema che rischia di colpire centinaia di lavoratori in città. All’incontro erano presenti il presidente del consiglio comunale Calogero Zummo e i consiglieri Antonio Favata, gruppo misto, Davide Campisi, Dc, Calogero Rinaldi Pid, Sergio Averna Pdl, e Ugo Lo Valvo Udc; per i Cobas Lirio Scarciotta, Alberto Zagarella e Maurizio Galici della sede regionale di Palermo. I sindacalisti hanno manifestato ai rappresentanti del consiglio le motivazioni che stanno tenendo con il fiato sospeso migliaia di lavoratori del comparto della formazione siciliana, ed in particolar modo circa cento famiglie del capoluogo nisseno che rischiano concretamente di perdere il posto di lavoro, essendo stati tagliati fuori dall’avviso 20, il bando che finanzia la formazione in Sicilia con più di 24 mila ore di formazione nella solo capoluogo. «Gli scioperi dei giorni scorsi – ha detto Alberto Zagarella – messi in atto da Cgil, Cisl e Uil servono solo per tutelare il futuro degli enti: giusto salvaguardare l’attività futura degli enti di formazione, ma noi vogliamo che ci sia la tutela e la garanzia del personale, non è possibile buttare a mare tanti lavoratori e, assieme a loro, i componenti delle loro famiglie. Sarebbe opportuno che venissero attuati gli strumenti di legge vigenti destinati alla tutela del posto di lavoro, invece di pensare alla possibile mobilità del personale che porterebbe alla cassa integrazione e poi al licenziamento».I capigruppo, sentite le ragioni dei sindacati, hanno deciso di stilare un documento da inviare al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, con cui chiedere le azioni che il Governo regionale intende intraprendere per salvaguardare questi cento posti di lavoro in città. S.M.

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