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Raffineria Gela finisce sott’inchiesta: in azione pure batteri mangiapetrolio

Nel registro degli indagati anche il responsabile di settore dell’impianto che ha subito la perdita

GELA. La Procura di Gela ha iscritto nel registro degli indagati la «Raffineria Gela» e il responsabile di settore del Topping 1, l'impianto da cui è generato lo sversamento di petrolio nel fiume Gela. La magistratura lo ha definito un atto dovuto in attesa di poter verificare cosa sia realmente successo all'alba di martedì. Ci si chiede infatti come sia stato possibile che un impianto fermo per undici mesi e riavviato da due settimane dopo un intervento di manutenzione possa subire una anomalia del genere. La procura, ma anche la stessa Raffineria (ha aperto una indagine interna), intende accertare responsabilità personali e amministrative in relazione ai reati previsti dal codice ambientale. L’ipotesi è di danneggiamento aggravato e disastro colposo. 
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