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La gestione dei rifiuti a Caltanissetta resta un rebus: futuro a rischio per 100 lavoratori

CALTANISSETTA. In arrivo le bollette Tares (anzi alcune sono state già notificate), la nuova tassa che sostituisce l’ormai obsoleta Tarsu, mentre ieri mattina il consiglio comunale nel corso di un lungo dibattito, si è arrovellato nell’immaginare l’immediato futuro del servizio di raccolta dei rifiuti senza però fornire alcune indicazione. Rimangono tutte le incognite del dopo Tarsu e della nuova gestione del servizio che il comune dovrebbe assumere in proprio con la soppressione degli Ato. Nel corso della seduta di ieri il consiglio ha affrontato il problema della creazione delle nuove società, le Srr che dovrebbero sostituire gli Ato anche se la Regione ha dato facoltà ai singoli comuni di gestire in proprio il servizio. A conclusione del dibattito si registrato anche l’intervento del sindaco, Michele Campisi, che ha illustrato, per grandi linee, il progetto di intervento dell’amministrazione comunale che prevede la costituzione di una società «in house» per la gestione dei rifiuti. Incertezze per quanto riguarda il futuro dei lavoratori, poco più di un centinaio, attualmente alle dipendenze della società Caltambiente, che gestisce la nettezza urbana per conto dell’Ato. «Nessuno – ha detto Campisi – ci ha ancora detto se i lavoratori dell’Ato dovranno transitare nelle nuove Srr o se invece dovranno essere assorbiti dai comuni». Secondo il primo cittadino la gestione ottimale del servizio dovrebbe riguardare un bacino di circa 120 mila abitanti, attraverso l’aggregazione di comuni limitrofi. E sulla raccolta dei rifiuti arrivano le dolenti noti della Tares. Le prime bollette sono state già arrivare nei case dei cittadini lunedì scorso, perché il comune, come anticipato nei giorni scorsi, ha già emesso in ruoli Tares del 2013. La vera battaglia adesso sarà contro gli evasori e per l’affermazione della differenziata.

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