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Serradifalco, senza paga da tre mesi: operatori ecologici verso lo sciopero

I dipendenti dell’Ato ambiente Cl1 non hanno ancora percepito le mensilità di marzo, aprile e maggio

SERRADIFALCO. Gli operatori ecologici minacciano lo sciopero contro il mancato pagamento degli stipendi e l'assessore all'ambiente, il presidente del consiglio e un consigliere comunale si dicono intenzionati a incatenarsi davanti alla sede dell'Ato ambiente Cl1. Anche loro per protestare contro il ritardato pagamento ai lavoratori delle mensilità di marzo, aprile e maggio. Il tutto è stato affermato nella tarda mattinata di ieri. Nel corso di un confronto fra gli amministratori locali e i dipendenti della società d'ambito che, fra impiegati di ruolo, comandati e stagionali, prestano servizio a Serradifalco. I quali minacciano di incrociare le braccia dal prossimo lunedì, se nel frattempo non sarà trovata soluzione al loro problema. A convocarli era stato il sindaco Giuseppe Maria Dacquì. Per dire loro che «l'ufficio ragioneria ha già avuto mandato di trovare i fondi necessari e il canale da utilizzare per destinarli ai lavoratori in servizio a Serradifalco». Secondo il primo cittadino esisterebbe il rischio che, una volta versati, i soldi confluiscano in un unico grande "calderone" e che siano, quindi, utilizzati per pagare anche altro. Il tutto, dopo avere ascoltato il disagio rappresentato dagli interessati per il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti a tempo indeterminato e delle integrazioni orarie ai comandati. E, appunto per questo, avere espresso loro la sua comprensione e vicinanza. Alla riunione erano presenti anche l'assessore Francesco Valenti, il presidente del consiglio Carmelo Magro Malosso e il consigliere di maggioranza Totò Caramanna. Tutti e tre hanno annunciato l'intenzione di portare avanti, «sin quando i lavoratori non avranno ricevuto quanto spetta loro», la clamorosa forma di protesta. «Che è rivolta non solo contro il mancato pagamento di stipendi e integrazioni - hanno precisato i tre esponenti del Pd -, ma anche per evitare l'emergenza sanitaria che lo sciopero dei lavoratori inevitabilmente provocherebbe». Per non dire, come ha rimarcato Valenti, «che non si può pensare che possano essere vanificati gli sforzi dell'amministrazione comunale per pagare stipendi e integrazioni ai lavoratori».
Al termine dell'incontro, il rappresentante della Fit-Cisl, il lavoratore stagionale Angelo Butera, anche lui presente all'incontro, si è detto soddisfatto per l'esito dell'incontro. «Siamo fiduciosi - ha dichiarato il sindacalista - che il sindaco e gli altri amministratori faranno tutto quanto loro competenza affinché siano pagati stipendi e integrazioni orarie arretrate».

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