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Real Maestranza, cambia il capitano

La categoria è andata al voto: l'altro aspirante Osvaldo Ciulla si è fermato a tredici voti, mentre all’eletto ne sono andati trenta

CALTANISSETTA. Con la macchina organizzativa ormai a pieno regime la Real Maestranza cambia il capitano. Un colpo di scena autentico che matura a poco più di due mesi dall'inizio dei riti pasquali. Non era mai accaduto nella storia recente di questa manifestazione.

Armando Scarantino (categoria pittori) meritatamente elevato al rango più alto della Maestranza è costretto a gettare la spugna. Problemi di salute dietro la rinuncia. Al suo posto il ceto ha eletto Roberto Di Dio nel corso di un'assemblea lunedì sera a San Luca della quale solo pochi erano al corrente. Giovane il neo capitano. Ha 49 anni, sposato con Paola Corvo, padre di due figli (Umberto 18 anni, Alessandra 8), figlio d'arte. Il padre Umberto scomparso qualche anno fa nel 2003 figurava fra i candidati alla massima carica: «Idealmente - ha dichiarato il neo eletto - sostituisco mio padre, lui ci teneva moltissimo a diventare capitano».

Per eleggere Roberto Di Dio i pittori - contrariamente a quanto era successo il 4 ottobre per la scelta di Scarantino - sono andati alle urne. L'altro aspirante Osvaldo Ciulla si è fermato a tredici voti, Di Dio ne ha raccolti trenta. «Il tutto - ha spiegato il presidente della categoria Gaetano Villanucci - in un clima disteso». Armando Scarantino, a malincuore, ha dovuto piegarsi al malanno che gli tormentava da tempo la schiena e che, probabilmente, gli avrebbe impedito di portare il Crocifisso nella storica sfilata del mercoledì santo. È uscito a testa alta dalla scena anticipando al presidente la sua rinuncia come a testa alta era uscito dalle elezioni di dieci anni fa che portarano alla designazione di Vincenzo Cannizzaro. Sfortunato non c'è che dire. Il suo sogno si è infranto a ad un mese dalla cerimonia per il passaggio di consegne (17 febbraio a teatro Margherita) con il capitano uscente Giacchino Ricotta che avrebbe segnato ufficialmente la sua investitura. Confermata la "squadra" che affiancherà Roberto Di Dio: lo scudiero Gianluigi Bingo, l'alfiere maggiore Antonio Matina, il portabandiera Michele Lombardo e l'alabardiere Salvatore Scarantino primogenito del rinunciatario. Al capitano 2013 eletto l'altra sera resta un margine di tempo strettissimo per prepararsi all'evento e soprattutto per farsi confezionare l'abito che dovrà indossare il 27 marzo, giorno della Real Maestranza. "Sono felice" ha dichiarato l'interessato che aveva ricoperto in anni passati la carica di portabandiera e di alfiere maggiore nel 2003 con la capitanata di Cannizzaro.

L'improvviso cambio in corsa non muta il programma di una festa i cui preparativi ormai marciano a pieno ritmo. Di Dio per la cronaca sarà il 91mo capitano dal 1908 ad oggi e il sesto espresso dalla categoria dopo Vincenzo Orlando (1964), Luigi Garbato ('73), Elio Insisa ('83), Alfonso Bingo ('93) e Vincenzo Cannizzaro (2003). Il primo impegno è ormai alle porte. Il 3 febbraio, come da recente tradizione, la Maestranza nissena renderà omaggio a Sant'Agata partecipando con un nutrita delegazione ai solenni festeggiamenti. A guidarla sarà il capitano uscente Gioacchino Ricotta e con lui le altre quattro cariche capitanali uscenti. I pittori giorni addietro, nell'ottica dei risparmi ormai inevitabili, avevano deciso di dare un taglio netto alle spese cassando i fuochi d'artificio e riducendo al massimo la presenza della banda musicale che abitualmente accompagna il capitano in ogni sua uscita.

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