Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pestarono giovane dopo un incidente «Bulli» a giudizio per lesioni e minacce

Il malcapitato chiese spiegazioni per un tamponamento ma venne preso a pugni e colpi di sgabello

CALTANISSETTA. Picchiato a sangue per costringerlo a non denunciare l’incidente stradale subito. Il branco lo avrebbe preso di mira per evitare che lui si presentasse all’agenzia assicurativa per l’incidente subito con l’auto guidata da un’amica. La sfortuna della coppia è stata quella d’incrociare, sulla loro strada, l’auto con i sospetti bulli a bordo, che poi l’avrebbero malmenato di santa ragione. Ma del terzetto di «picchiatori», soltanto per uno, Alessandro G. (difeso dall’avvocato Sandro Valenza) è scattata la richiesta di rinvio a giudizio per lesioni gravi e minacce aggravate. Un’altra posizione è stata stralciata. Mentre una terza sembra essersi persa strada facendo. Gli ultimi due, in passato, hanno già avuto grane con la giustizia. Vittima dell’accaduto è un giovane Ivan R., che le avrebbe prese di santa ragione. Su di lui si sarebbero accanito con calci e pugni e sarebbe stato preso perfino a gabellate dopo che già pesto era finito per terra. I fatti «incriminati» risalgono al marzo di due anni fa. Era, per l’esattezza, il 23 marzo 2001. E si sarebbero verificati a pochi passi da un bar distributori di via Xiboli. Lì, quel giorno, l’utilitaria guidata da una ragazza s’è scontrata con l’auto di uno dei tre indagati. E quest’ultimo, come sembrerebbe, in quello scontro non sarebbe stato dalla parte della ragione. Tuttavia, forte del sostegno degli altri due amici, con tono minaccioso si sarebbero rivolti agli occupanti dell’altro mezzo. Ma nel momento in cui v’era da fare la conta dei danni, il gruppetto avrebbe preso di mira il malcapitato iniziando a riempirlo di botte. Con una gragnola di pugni, fino a farlo finire per terra. E una volta giù lo avrebbero pure colpito con uno sgabello. Una furia cieca per convincerlo con la maniere «forti», a non presentarsi in assicurazione per denunciare quell’incidente. E invece quell’amara avventura è stata girata ai carabinieri. Le indagini hanno fatto il resto. Cacciando nei guai almeno due dei presunti componenti quel gruppetto di violenti spacconi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia