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Crollo alla Verga di Serradifalco, dalla demolizione emergono i reperti

Ritrovati lo smarrito libro giornale dei lavori e un bob cat, utili ai fini dell’indagine della magistratura

SERRADIFALCO. La demolizione controllata del padiglione della scuola elementare «Giovanni Verga» porta alla luce lo smarrito libro giornale dei lavori e un bob cat. Il ritrovamento potrebbe essere utile ai fini dell'indagine aperta dalla magistratura all'indomani dell'improvviso crollo, il 10 gennaio del 2011, dell'ala est dell'edificio. Intanto, il sindaco Dacquì annuncia di volere incontrare il consiglio dell'Istituto comprensivo per illustrare le politiche edilizie della sua amministrazione.

Il ritrovamento fra le macerie dei due reperti, per il momento, ha il solo carattere dell'indiscrezione. Anche se proveniente da fonti attendibili. Se confermato, tale rinvenimento potrebbe rappresentare un'autentica svolta per le indagini. Le quali, incentrate sull'ipotesi di reato di delitto colposo di comune pericolo, in relazione al crollo di costruzione, vede l'iscrizione nel registro degli indagati di sette tecnici, fra impiegati del comune e di sua fiducia e dipendenti della ditta del catanese che, al momento del crollo, stava eseguendo lavori di consolidamento strutturale nel padiglione. Agli inquirenti potrebbe essere utile soprattutto il libro giornale dei lavori. Ovviamente, per i dati e le informazioni sullo stato dei lavori, fino alla mattina del crollo, che saranno in esso contenute. Anche se altre informazioni utili alle indagini sarebbero giunte, qualche mese fa, nelle varie fasi della stessa demolizione controllata delle parti del padiglione rimaste in piedi dopo il crollo. E sulle quali i periti nominati dal magistrato entro la fine di febbraio dovrebbero produrre una relazione. A meno di sempre possibili proroghe.

Intanto, il sindaco Dacquì ha chiesto al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo «Filippo Puglisi», Anna Maria Nobile, di incontrare i membri del Consiglio d'istituto. Il primo cittadino vuole informarli sullo stato dell'arte dell'edilizia scolastica cittadina. E, quindi, esporre loro l'ipotesi di ampliamento della scuola materna «Francesca Morvillo» cui sta lavorando l'amministrazione comunale. Piuttosto che divisa in due plessi. «Riteniamo che la scuola materna debba essere unica, cioè allocata in un unico immobile - spiega il primo cittadino -. Eviteremo così che si possano creare scuole materne di serie A e di serie B». La «Morvillo», fra l'altro, è stata recentemente oggetto di un finanziamento regionale per il ripristino dell'agibilità, dopo che l'istituto più di dieci anni fa, a seguito di controlli tecnici, era stato chiuso.

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