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Funziona il progetto microcredito: già avviate 40 piccole aziende

Il segreto del successo: un piccolo budget per iniziare e poi l’assistenza nei mesi successivi allo start up

CALTANISSETTA. Sono già quaranta le piccole imprese sorte in tre anni con il microcredito della Caritas. E altre sei sono in itinere. Per queste ultime l'iter è stato volutamente rallentato per evitare ai nuovi "esercenti" di incappare nella morsa delle tasse per un anno (il 2012) che stava ormai per finire. «Cominceranno a pagarle dal 2013» ha dichiarato il direttore della Caritas don Michele Quattrocchi. Le aziende, quasi tutte a conduzione personale o familiare, indicano la gran voglia che c'è per inventarsi, in tempi di crisi, un lavoro e mettersi in proprio. Evidentemente l'iniziativa di Curia e quattro istituti di credito (ex casse rurali) operanti nel territorio diocesano mostra di funzionare.

L'esperimento è già sbarcato a Mussomeli. Il microcredito prevede agevolazioni nella concessione di mutui fino a un tetto massimo di 25 mila euro pagabili in cinque anni a interessi dell'1,5 per cento. Quasi la metà delle nuove imprese è concentrata nel capoluogo, le restanti a San Cataldo, Santa Caterina, Marianopoli, Delia, Serradifalco e Mussomeli. Il settore più ambito resta quello dei pubblici esercizi. Con il microcredito sono stati aperti bar, pub pizzerie, ma anche qualche officina, un centro estetico e due ludoteche per bambini. Ma allo sportello della Caritas adesso si rivolge chi possiede anche un'attività e chiede sostegni per non farsi inghiottire della crisi. «La convenzione - spiega don Michele Quattrocchi, direttore della Caritas - è sorta per favorire la nascita di nuove imprese non per aiutare quelle esistenti anche se in difficoltà».

L'accesso al credito passa attraverso tre fasi: la richiesta allo sportello Caritas, il perfezionamento in una organizzazione e l'esame di un apposito comitato (composto da due membri designati dalla Caritas e da un terzo indicato di volta in volta da uno dei quattro istituti bancari) per il definitivo via libera. Qualche richiesta, in assenza di requisiti, è stata respinta. «Sono ampiamente soddisfatto - sottolinea don Michele Quattrocchi - per la riuscita dell'esperimento. Non tutti ovviamente 25 mila per avviare nuove attività, qualcuno lo ha fatto anche con 12 mila euro e delle quaranta microaziende solo una ha chiuso i battenti. Mi sembra un grosso risultato e in qualche modo siamo riusciti a frenare quel fenomeno, l'emigrazione, che sta spingendo molti giovani a trovare sbocchi lavorativi al nord».

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