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Serradifalco,pochi soldi a disposizione Il cimitero rimane chiuso

La mancata apertura del cimitero nei due giorni sarebbe legata alla mancanza di fondi per pagare lo straordinario festivo ai custodi

SERRADIFALCO. Qualcuno avrebbe scavalcato la recinzione. Di certo, c'è stato chi, piuttosto che sulla lapide del caro defunto, i fiori li ha collocati sul cancello chiuso. È successo questo al cimitero comunale di Serradifalco ieri e l'altro ieri. Giorni festivi in cui il camposanto è rimasto completamente chiuso. Come, però, informavano degli avvisi affissi in entrambi i cancelli s'ingresso. Evidentemente, c'è stato chi non l'ha saputo in tempo. In maggior numero (ma non soltanto loro) i residenti in altri paesi. Che, quindi, nel giorno di Natale e di santo Stefano si sono recati al cimitero con mazzi di fiori da deporre, nei due giorni di festa, a parenti e amici defunti. Qualcuno di loro, non volendo rinunciare al gesto, si sarebbe arrampicato sulla cancellata, per scavalcarla e inoltrarsi lungo i viali del camposanto. Chi, invece, avrebbe voluto recarsi al cimitero nei due giorni ed era a conoscenza della chiusura, invece, è rimasto a casa. In questo caso, le lamentele provengono dai fiorai che avrebbe visto calare notevolmente le vendite per Natale e per santo Stefano. Comunque sia, la mancata apertura del cimitero nei due giorni sarebbe legata alla mancanza di fondi per pagare lo straordinario festivo ai custodi. I quali non accetterebbero più di svolgerlo senza retribuzione, recuperando in appresso le ore lavorate. Come, invece, avevano fatto nel giorno dei morti. Il primo novembre, infatti, i due custodi avevano garantito l'apertura «per non far ricadere sulle spalle dei tanti che quel giorno si recheranno al cimitero colpe che non sono loro», «per rispetto verso i cittadini che aspettano la festività dei morti per far visita ai propri cari defunti e per non arrecare loro disagi» e «per spirito di professionalità». S.B.

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