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I poveri all’assalto del Comune: tutti a «caccia» di un sussidio

Un esercito di bisognosi in cerca di soldi per la quotidiana sopravvivenza

CALTANISSETTA. Comune blindato. Ieri mattina l’edificio comunale è stato letteralmente preso d’assalto da una ondata di singoli ed intere famiglie di bisognose che sotto le feste di Natale chiedono contributi. Un piccolo esercito di vecchi e nuovi poveri alle prese con il bisogno quotidiano della sopravvivenza. La trafila per risolvere i casi di indigenza parte sempre dallo sportello dell’assistenza che parte solitamente dallo sportello dell’assistenza sociale del comune ieri mattina si è spostata nel corridoio del secondo piano di Palazzo del Carmine. Sono volate parole grosse e slogan di protesta. A fare da scudo, come al solito, sono state chiamate le pattuglie dei Vigili urbani per impedire anche atti di vandalismo o manifestazioni estreme. Proprio qualche giorno addietro gli uffici dell’assistenza sociale del comune hanno dato il via al monitoraggio della situazione economica che riguarda i cittadini che hanno chiesto sussidi al comune. Il dato che emerge è quello del cosiddetto working poors, cioè gli utenti che non riescono a far quadrare il bilancio familiare anche quando hanno un impiego.Si tratta di padri di famiglia che all’improvviso hanno perso il lavoro, specialmente in questi tempi di crisi. Esistono persone che si trovano in una condizione di parziale povertà, magari solo per un periodo momentaneo, e altre che sono completamente povere per periodi molto più lunghi.Il momento che stiamo attraversando, caratterizzato dalla crisi economica, ha creato nuove e improvvise situazioni di povertà. Si è trattato spesso di difficoltà conseguenti alla diminuzione delle entrate famigliari (ricorso delle aziende alla cassa integrazione) o, peggio, dei licenziamenti. «Molto spesso si tratta di casi di povertà momentanea – dice il consigliere Sergio Speciale – si tratta di situazioni di difficoltà contingenti al pagamento delle bollette o della rata del mutuo, o dell'affitto. In questo caso l’amministrazione ha il dovere di intervenire mettendo a disposizione delle famiglie bisognose tutti gli strumenti d’aiuto.Come consiglio comunale abbiamo avanzato la proposta di ridurre le spese di rappresentanza ed istituzionali e destinare le risorse a scopi sociali”.

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