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Pioggia e neve sono un aiuto, acqua distribuita ogni 2 giorni

Si attenua la crisi idrica. Gli invasi, soprattutto l’Ancipa, tornano lentamente a livelli accettabili

CALTANISSETTA. Con l'erogazione idrica si torna ai giorni alterni. Cancellate la turnazione a tre giorni e la giornata di accumulo, Caltaqua ha deciso di modificare il calendario entrato in vigore un mese fa quando la crisi dell'Ancipa aveva raggiunto il top. Il ritorno dell'erogazione a giorni alterni con la città divisa in due grandi zone (centro storico e contrada Balate) è essenzialmente dovuto a fattori meteorici che hanno completamente ribaltato una situazione che già si prospettava drammatica.

Le piogge e soprattutto le nevicate (cinquanta centimetri nei rilievi) hanno rimpinguato dighe (Ancipa soprattutto) e corsi d'acqua allentando così una situazione sul punto di volgere al peggio con un calendario distributivo dilatato ai quattro giorni. Eventualità scongiurata in extremis. Si torna alla normalità cioè ai giorni alterni già a partire da domani anche se in molte zone il nuovo calendario è già attuativo. Restano confermati invece i turni di tre giorni a San Cataldo, altro comune - al pari di Serradifalco, Mazzarino e Riesi - colpito dalla grande secca dell'Ancipa tornato ad erogare i quantitativi in grado di compensare gli arrivi del Fanaco la diga dell'agrigentino dalla quale dipendono in gran parte le sorti idropotabili di moltissimi centri nisseni. Il "maltempo", paradossalmente tanto invocato, ha però le ore contate.

Da oggi, e fino a martedì, le temperature sono destinate a subire un brusco rialzo e non sono previste piogge o tantomeno nevicate. Caltaqua intanto ha diramato una nota con la quale fa chiarezza sulla famosa querelle legata al conguaglio annuale 2008-2009 sulla quale recentemente si è espressa l'autorità giudiziaria che obbliga la società a rimborsare alcuni utenti. «Il conguaglio - ha rilevato Caltaqua è stato regolarmente applicato laddove espressamente prebisto dall'articolazione tariffaria di anno in anno approvata dall'Ato CL1. La società prendendo atto della pronuncia giudiziale è decisa a ricorrere fino all'ultimo grado di giudizio con il fine di dimostrare la legittimità della struttura tarifaria applicata per gli anni 2008 e 2009 coinvolgendo nella vicenda anche l'Ato che risulta necessariamente interessato dalla questione».

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