Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

San Cataldo, bufera sugli accertamenti Imu

Nell’ultimo consiglio si era deciso che la giunta avrebbe ordinato di sospendere le verifiche ma manca il decreto

SAN CATALDO. È ancora bufera sugli avvisi di accertamento Imu recapitati ai cittadini residenti nelle zone di permuta, aree cioè che ricadono sul territorio di San Cataldo ma amministrativamente dipendenti dal capoluogo. Nell’ultimo consiglio comunale si era deciso che la giunta avrebbe dato l’indirizzo agli uffici comunali di sospendere gli accertamenti ma a quanto pare si dovrà comunque attendere l’emissione del decreto da parte del Ministero delle Finanze. Una situazione che sta creando incertezze tra i cittadini, indecisi se procedere con il pagamento o il ricorso. Per questo motivo i presidenti dei comitati di quartiere (Luigi Nocera per Pizzo Carano, Enzo Amico per Gabara, Valerio Ferrara per Santa Germana e Gaetano Bella per Bigini) hanno incontrato il sindaco Franco Raimondi che comunque ha già assicurato di aver rappresentato la situazione di disagio che stanno vivendo i cittadini al Prefetto. “Invitiamo i cittadini – comunicano i presidenti dei comitati di quartiere in una nota - a soprassedere sia per il pagamento che per la presentazione del ricorso senza tuttavia far passare i sessanta giorni di tempo utile in ordine a quest’ultimo. Nel frattempo si ritiene che l’Ufficio, così come fatto precedentemente per gli accertamenti Ici 2004, dovrebbe sospendere l’accertamento relativo all’anno 2007 nell’attesa che venga emanato il decreto ministeriale di variazione catastale. Nell’ipotesi in cui gli organi comunali non dovessero adottare alcun provvedimento, il coordinamento dei comitati di quartiere si muoverà per sottoporre questa questione all’attenzione di Prefettura, Parlamentari regionali e nazionali, il Presidente della Regione sicuramente sensibile a questi fatti, con manifestazioni democratiche e pacifiche, idonei a dimostrate il totale dissenso dei cittadini costretti a pagare somme non dovute in un momento in cui la crisi occupazionale e finanziaria attanaglia i nostri residenti. Ribadiamo il concetto che i cittadini non vogliamo non pagare le imposte ma vogliamo pagare il giusto. Corre l’obbligo di comunicare che il sindaco si è dichiarato comunque disponibile a partecipare ad altri incontri, anche ad una assemblea cittadina per dare maggiori delucidazioni. Il Coordinamento si è quindi impegnato ad attenzionare il prosieguo degli eventi per informare i cittadini interessati con una assemblea che servirà stabilire il da farsi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia