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Gela, operai petrolchimico occupano l'aula consiliare

ex dipendenti delle ditte Comeco e Pro Control, protestano perchè da 11 mesi non percepiscono nè salario nè cassa integrazione. Le loro famiglie versano in condizioni economiche disperate

GELA. Cinquanta lavoratori, licenziati dalle imprese dell'indotto del petrolchimico, hanno occupato simbolicamente, con moglie e figli, l'aula magna del municipio di Gela dove era in corso una seduta del consiglio comunale.


Gli operai, ex dipendenti delle ditte Comeco e Pro Control, protestano perchè da 11 mesi non percepiscono nè salario nè cassa integrazione. Le loro famiglie versano in condizioni economiche disperate. Chiedono che il consiglio comunale, il sindaco e la giunta si attivino per intervenire presso l'Inps sollecitando i pagamenti delle indennità arretrate e per accelerare il varo della lista di disponibilità del personale in esubero (concordata da aziende e sindacati) alla quale le altre imprese dell'indotto si sono impegnate di attingere per il completamento dei loro organici. Il presidente dell'assemblea elettiva, Giuseppe Fava, ha chiesto al prefetto di Caltanissetta di convocare le parti per un tavolo di confronto.

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