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Tagli ai gettoni dei consiglieri Il primo passo è stato fatto

Il più è stato fatto anche se non è assolutamente vincolante per il consiglio che potrebbe bocciarla o proporre alternative

CALTANISSETTA. C’è intesa nell’ambito delle due commissioni consiliari permanenti, la prima, che si occupa di Statuto e regolamenti e la quarta che si occupa di Bilancio e Finanze, sui criteri da attuare per formalizzare le proposte di delibera, nell’ambito della politica dello spendig review, relativamente alla riduzione del cinquanta per cento dei gettoni di presenza ed al numero delle sedute commissioni. Ieri mattina, come preannunciato, si è svolta la riunione congiunta dei componenti delle due commissioni con la presenza del dirigente del settore Finanze Claudio Bennardo in assenza del segretario generale Eugenio Alessi, assente per malattia, nel corso della quale è stato affrontano il tormentone della riduzione dei costi della politica e di conseguenza delle indennità spettanti ai consiglieri per le sedute delle commissioni e delle riunioni di consiglio. L’intesa è stata praticamente raggiunta, con voto unanime, nel senso che tutti i consiglieri presenti hanno dato la loro disponibilità, e quindi il via libera, alla formalizzazione della proposta di delibera della riduzione dei gettoni di presenza (attualmente il valore del gettone è di 52 di euro a seduta) con l’unica variante riguarda la destinazione dei quattrini derivanti dal maggiore risparmio rispetto al valore delle indennità che non può essere destinato, secondo quando era stato proposto inizialmente, alla Caritas Diocesana, ma più genericamente a scopi sociali e benefici. Sarà l’amministrazione comunale, con il contributo indicativo del consiglio comunale, a destinare, eventualmente, tali somme. Il più è stato fatto anche se, come è noto, la decisione delle due commissioni che hanno votato all’unanimità la proposta di provvedimento non è assolutamente vincolante per il consiglio che nella seduta da dedicare all’argomento può cambiare le carte in tavola o proporre soluzioni alternative, diverse rispetto a quelle cui sono pervenuti i consiglieri della prima e quarta commissione. Gli uffici quindi sono chiamati adesso ad attenersi a queste indicazioni formalizzando due proposte di delibere che riguardano rispettivamente, la riduzione del cinquanta per cento delle indennità e quella che riguarda la riduzione del numero delle sedute delle commissioni. Il resto sarà affidato al pubblico dibattito e alle indicazioni che perverranno dalla maggioranza dei consiglieri che saranno presenti a quella seduta. Nella circostanza sarà anche evidenziato il fatto che con il prossimo mese di gennaio, ope legis, tutte le indennità della politica, saranno ridotte del trenta per cento, per cui la percentuale sommata al riduzione del cinquanta per cento che potrebbe essere deliberata del consiglio, porterebbe ad una percentuale complessiva di riduzione dei costi dell’ottanta per cento, per cui è evidente che secondo tale prospettiva la proposta di delibera dei costi dovrà necessariamente essere rivista.

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