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Commerciante ucciso a Gela, arriva condanna in appello

Diciassette anni e 4 mesi a Emanuele Curvà, 31 anni, accusato di concorso nell'omicidio di Luciano Bellomo, di 35 anni, avvenuto il 24 settembre del 2007, nel quartiere Macchitella

CALTANISSETTA. La corte d'assise d'appello di Caltanissetta, confermando la sentenza di primo grado, ha condannato a 17 anni e 4 mesi di reclusione il gelese Emanuele Curvà, 31 anni, accusato di concorso nell'omicidio del commerciante Luciano Bellomo, di 35 anni, avvenuto il 24 settembre del 2007, nel quartiere Macchitella, a Gela. Lo hanno inchiodato alle proprie responsabilità alcune intercettazioni nelle quali, parlando con una presunta spasimante, ammette di avere partecipato all'agguato mortale. Curvà avrebbe agito, in sella a una moto, insieme con Giuseppe Domenico Cafà, un macellaio che in primo grado fu assolto per insufficienza di prove e che ora attende il verdetto della corte d'appello, alla quale il pm ha fatto ricorso. Secondo l'accusa, Cafà, esecutore materiale del delitto, avrebbe assassinato Bellomo con numerosi colpi di pistola per vendicare l'onore della propria fidanzata, vittima di una presunta violenza sessuale ad opera dell'ucciso. Ai processi d'appello sono stati ammessi come parte civile i parenti di Luciano Bellomo.

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