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Abusi sessuali su una bimba La Procura accusa impiegato

Un sessantunenne avrebbe tentato di approfittare della figlia di amici di famiglia

CALTANISSETTA. Non solo i parenti ma anche gli amici sanno essere serpenti. Al punto tale da tentare di approfittare di una bimba di otto anni, figli di amici. Ed è proprio facendo leva sull'amicizia con i genitori e sulle reciproche frequentazioni di casa, che un impiegato sessantunenne, M.S., avrebbe allungato le mani sulla piccola. Per due volte avrebbe concentrato su lei «attenzioni particolari», così da trascinarlo nel vortice di un'inchiesta per violenza sessuale.


La vicenda, che solo di recente è finita al centro di un dossier della procura curato dal sostituto Maria Pia Ticino, risale a quasi un paio di anni fa. Ed i due episodi «incriminati» si sarebbero consumati una volta in casa della piccola e una seconda volta nell'abitazione dell'indagato. Non abusi, ma abbracci e, forse, timidi palpeggiamenti. Episodi che sono rimasti per un po' di tempo nell'ombra, fin quando la piccola, quasi frugando nella sua memoria, ad un certo punto ha raccontato una strana storia ai genitori. Un'ambigua storia che riguarda lei e il loro amico di famiglia. Un racconto a tratti inquietante, perché frutto dell'esperienza della loro figlia, una bimba di appena otto anni. Una racconto che stato immediatamente girato ai carabinieri.


E dopo la denuncia è scattata l'indagine. Sì perché l'impiegato, con mansioni di autista, in passato ha già avuto grane con la giustizia similari. Rimediando l'arresto prima e la condanna poi, per violenza sessuale Catania. In quel caso a scapito di una studentessa appena maggiorenne che stava viaggiando, come lui, su una littorina della Circumetnea. Questa nuova inchiesta è passata ieri per l'incidente probatorio dinanzi il gip Alessandra Giunta. La piccola, in audizione protetta con tanto di psicologi, specialisti in campo infantile e, ovviamente con al suo fianco il padre e la madre (assistiti dall'avvocato Alberto Fiore), è stata chiamata a raccontare la sua verità. E la piccola ha sostanzialmente confermato quella che era stata la prima versione già fornita ai magistrati, raccontando di abbracci un po' troppo «affettuosi». E le risultanze sono adesso entrate agli atti del fascicolo per violenza sessuale a carico dell'autista

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