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«Salvata» la raccolta rifiuti

La disposizione della Regione che ha valore di ordinanza di protezione civile e che consentirà di pagare le imprese e i dipendenti

CALTANISSETTA. In soccorso dell’Ato Ambiente e dei comuni arriva l’intervento finanziario sostitutivo della Regione che scongiura l’ipotesi uno sciopero da parte dei netturbini di Caltambiente che rivendicano il pagamento della metà mese di settembre e l’intera mensilità di ottobre.
Uno sciopero che era già nell’aria e che andava prendendo piede in queste ultime ore, adesso scongiurato con l’arrivo dei quattrini della regione. Ieri mattina il provvedimento della Regione è stato trasmesso alla prefettura, alla società Caltambiente alla cooperativa le «Alte Madonie», gestore dalla discarica per cinque comuni e all’Ato, che a sua volta, ha l’obbligo di notificarlo ai comuni di Acquaviva, Bompensiere, Caltanissetta, Campofranco,, Marianopoli, Milena, Montedoro, Mussomeli, Resuttano, San Cataldo, Santa Caterina, Sutera e Serradifalco. Attualmente questi comuni conferiscono nella discarica di contrada «Timpazzo» di Gela. La disposizione della Regione che ha valore di ordinanza di protezione civile e consentirà di pagare le imprese e i dipendenti per un tetto massimo di un milione 396 e 451 mila euro.

Si tratta di una sorta di anticipazione da parte della Regione che si rivarrà sui comuni che hanno l’obbligo di contribuire alle spese e in particolar modo a quelle sostenute per i costi di conferimento in discarica.La paralisi finanziaria dell’Ato, come è noto, è stata causata dal pignoramento delle somme in cassa, provento della Tarsu, da parte della ditta Catanzaro Costruzioni che dopo avere interrotto i rapporti con i dieci comuni che fino al mese di settembre hanno scaricato i rifiuti nell’impianto di Siculiana, ha proceduto al recupero delle somme rivendicate, con atto di pignoramento- per oltre un milione e trecento mila euro. Al provvedimento di pignoramento si è opposto l’Ato. L’udienza di comparizione delle parti era stata fissata in prima battuta il 29 ottobre e successivamente rinviata a lunedì prossimo, a causa dell’assenza del giudice titolare. S.M.

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